Google resterà il motore di ricerca predefinito su iPhone per 9 miliardi di dollari

Perché Google paga miliardi di dollari ad Apple ogni anno

Google l’anno prossimo potrebbe dover corrispondere ad Apple una cifra tra 9 e 12 miliardi di dollari per far sì che il suo motore di ricerca resti predefinito sui prodotti della Mela

Google è diventato il motore di ricerca più utilizzato al mondo anche grazie agli accordi stipulati con Apple, che ha impostato il servizio di Mountain View come predefinito su iPhone e gli altri suoi prodotti hardware. Ovviamente la Mela non lo ha fatto per beneficenza e anzi chiede cifre piuttosto elevate per far sì che sia la piattaforma di Big G quella consigliata ai suoi utenti. Si stima che nel 2014 la multinazionale fondata da Larry Page e Sergei Brin abbia sborsato ben 1 miliardo di dollari alla Mela per mantenere lo status quo, cifra poi salita 3 miliardi nel 2018. Le due aziende ora devono trattare per il rinnovo degli accordi e stando alle voci che corrono in Rete il colosso di Cupertino ha intenzione di chiedere una somma decisamente più elevata rispetto a quella attuale.

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Apple potrebbe chiedere a Google ben 9 miliardi di dollari per fare in modo che il suo motore di ricerca resti predefinito su iPhone. La nuova valutazione nasce dal fatto che la Mela ritiene di aver sottostimato i vantaggi offerti a Big G con i precedenti accordi, che sarebbero quindi stati chiusi a cifre troppo basse rispetto ai ricavi ottenuti dalla multinazionale di Mountain View. Non bisogna poi dimenticare che Google è diventato il motore di ricerca predefinito non solo su Safari ma anche su Siri e Spotlight. Questo aspetto aumenterebbe il valore del patto tra le due società leader del settore hi-tech. In futuro comunque le cifre non faranno che salire esponenzialmente. Il sito 9to5Mac ha riportato le previsioni dell’analista Rod Hall, che per il 2019 stima che Apple possa arrivare a chiedere a Google ben 12 miliardi di dollari. La Mela sta crescendo molto sul lato servizi anche grazie ai continui miglioramenti di prodotti come Apple Music e iCloud ma questa voce a bilancio si espanderà ulteriormente anche grazie ad accordi come quello stretto con Big G per iPhone.

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