Apple è accusata di aver mentito sulle reali dimensioni e la risoluzione di iPhone X e i suoi successori. La Mela rischia di dover pagare un ricco risarcimento
Apple potrebbe finire in guai seri a causa dello schermo utilizzato per gli smartphone della serie X. Questo venerdì presso un tribunale della California è stata infatti depositata una class action nei confronti della Mela in cui la si accusa di aver mentito sulle caratteristiche dei suoi display, che avrebbero una qualità sensibilmente inferiore rispetto a quella dichiarata. La denuncia riguarda iPhone X, iPhone XS e iPhone Max. In particolare viene contestato il fatto che il telefono del decimo anniversario dell’azienda di Cupertino dispone di un pannello di 5,68 pollici e non 5,8 pollici come afferma quest’ultima. Apple non avrebbe infatti considerato il notch nelle sue misurazioni. Inoltre, il display dovrebbe possedere una risoluzione di 2.436 × 1.125 pixel con tre subpixel per ogni pixel (rosso, verdi e blu) mentre secondo le analisi dell’accusa i subpixel reali sarebbero solo 2. In sostanza iPhone X offre lo stesso schermo di iPhone 8 Plus. Nel caso in cui Apple venga dichiarata colpevole, al momento non è possibile sapere quale sarà l’entità della sanzione.
Questa non è la prima volta che gli utenti contestano la Mela, anche se in questo caso il fattore preso in considerazione è particolarmente importante. Il display infatti è una delle caratteristiche più distintive di iPhone X e dei suoi successori. Apple negli anni scorsi era stata accusata anche di rallentare deliberatamente le prestazioni dei vecchi telefoni per favorire il ricambio con nuovi modelli e di aver creato con App Store un monopolio attraverso le commissioni dovute agli sviluppatori. Il colosso di Cupertino nel primo caso aveva ammesso il problema ma anche che questo non fosse dovuto a un volontà dell’azienda. Successivamente ha rilasciato un aggiornamento software per ridurre il consumo eccessivo di batteria nei modelli di iPhone più datati.
