Oracle, Customer Care ai tempi del cloud

Oracle, Customer Care ai tempi del cloud

Oracle affronta in un evento dedicato le evoluzioni e i principali trend in atto sulle nuove tecnologie e la loro applicazione al marketing e alla gestione dei rapporti con i clienti

Nuove tecnologie consentono oggi di dare molto valore aggiunto ai dati e alle informazioni, trasformandoli in strumenti per migliorare il Customer Journey, l’esperienza dei clienti nel rapporto con le aziende. «Tra queste, Internet of things è molto importante per il Customer Care, ha osservato Shashi Seth, Senior Vice President, Oracle Marketing Cloud. È stato questo il primo speech all’evento “Modern Customer eXperience (Cx)”, organizzato da Oracle a Milano il 20 febbraio scorso. Un punto su cui tutti gli oratori sono stati concordi è la necessità di realizzare interventi di formazione ed educazione digitale per rimuovere quel gap che ancora divide l’Italia in due e la separa dal contesto europeo e dei Paesi più avanzati.

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«Non esiste customer experience se non si riesce a coinvolgere il cliente – ha commentato Emilio Bellini, co-fondatore di Leadin’Lab (Leadership Design and Innovation Lab) della School of Management, Politecnico di Milano. Non conta tanto il valore intrinseco di un bene o un servizio, ma il valore generato a beneficio del cliente». Emblematico in questo senso l’esempio presentato, di un sistema Tac (Tomografia assiale computerizzata) per bambini che propone loro un cartone animato per intrattenerli durante l’esame diagnostico, tranquillizzandoli, facendoli rilassare e garantendo così il successo immediato della Tac stessa.

Il press briefing di Oracle

Un incontro dedicato alla stampa ha consentito di approfondire alcune delle tematiche più interessanti della giornata organizzata da Oracle. «Oggi sono disponibili tecnologie che abilitano un vero e proprio cambiamento di paradigma nella customer experience, ma che vanno implementate nel modo e nel contesto corretto», ha osservato Massimo Savazzi, Cx Sales Development Director di Oracle. Un esempio è stato mostrato in un video: un sistema vocale per l’apertura della porta di casa, che però cessava di funzionare quando il proprietario tornava a casa dopo un intervento dal dentista che lo costringeva a biascicare, restando all’aperto sotto un acquazzone improvviso.

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«Oracle sta sempre di più diventando un’azienda “cloud-centrica”» ha dichiarato Marco Ferraris, Country Leader Cx di Oracle Italia. E molto sarà reso possibile dall’apporto di importanti partnership, nate sulla base di competenze e di esperienze complementari, che consentono di ottenere risultati ottimali nello sviluppo di soluzioni mirate per i clienti. Tra i molti esempi, Sirti, presente all’evento, è stata citata come caso di successo particolarmente interessante per i progetti che ha reso possibile sviluppare. «L’avvento del digitale ha consentito di avviare una trasformazione importante e allo stesso tempo offrire un’opportunità per lo sviluppo di soluzioni alle sfide che ha sollevato», ha commentato Ferraris. In definitiva, il mercato della Cx, la Customer eXperience, è ancora un terreno fertile, in cui le tecnologie digitali, sfruttate attraverso soluzioni sviluppate e gestite da aziende in grado di proporsi come fornitori di tecnologie avanzate quali Oracle, possono consentire a clienti di ogni settore e di qualsiasi dimensione di raggiungere una maggiore efficienza ed efficacia nell’operatività di ogni giorno. Traguardando già oggi gli sviluppi che le nuove tecnologie digitali cominciano a far apparire in soluzioni utilizzate nel business di tutti i giorni da clienti che magari, a causa della semplicità delle interfacce, non si rendono nemmeno conto della complessità reale di quanto stanno impiegando per lavorare oggi.