Perché Uber Eats passa a Zomato (ma solo in India)

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Nella volontà di consolidare la presenza locale, il gruppo preferisce seguire politiche di disinvestimento piuttosto che sole acquisizioni

Uber ha trasferito la sua attività indiana Uber Eats al rivale locale Zomato, un mese dopo che sono emerse le prime notizie secondo cui la società americana era in trattative avanzate per abbandonare la consegna di cibo in India. La transazione, interamente in azioni, vede Uber guadagnare una quota del 9,99% in Zomato e rappresenta parte di una tendenza più ampia nel business del gruppo, che lo vede consolidare le sue varie attività attraverso disinvestimenti e acquisizioni.

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Mentre Uber continua a ridurre le sue perdite nella spinta alla redditività, Uber Eats rappresenta la sua unità in più rapida crescita, con vendite in aumento del 64% nell’ultimo anno grazie a una base di clienti di oltre 90 milioni di attivi a livello globale. Ma Uber deve affrontare una forte concorrenza sia a livello nazionale che all’estero. Dal suo debutto indiano nel maggio 2017, Eats ha lottato contro player locali come Swiggy e la stessa Zomato, che ha raccolto un nuovo round di finanziamenti pari a 150 milioni di dollari, da Ant Financial di Alibaba.

Business in divenire

Per Uber ha poco senso inseguire attori locali più grandi e più affermati quando può invece concentrare i suoi sforzi sui mercati in cui è leader. Vale anche la pena notare che il gruppo rimane una delle migliori compagnie di trasporto in India, quindi questa mossa le consente di concentrarsi maggiormente sul lato della logistica dell’attività. Inoltre, come futuro contendente all’IPO, possedere una partecipazione del 10% in Zomato potrebbe rivelarsi molto fruttuoso nel lungo periodo: «Il nostro team di Uber Eats in India ha raggiunto una quantità incredibile negli ultimi due anni, e non potrei essere più orgoglioso del loro ingegno e dedizione» ha osservato il CEO Dara Khosrowshahi. «L’India rimane un mercato eccezionalmente importante per Uber e continueremo a investire nella crescita del nostro business delle corse locali, già leader della categoria».

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