Canon Italia, tra consolidamento del mercato e nuovi obiettivi per il 2020

Canon re-immagina il suo Customer Experience Center per una ripartenza in tutta sicurezza

Massimo Macarti, AD di Canon Italia, analizza i principali trend tecnologici che caratterizzeranno il nuovo anno e le strategie di crescita per i prossimi mesi dell’azienda

Cloud computing, digital workspace, mobilità. Tutti concetti che ieri sembravano minacciare l’utilizzo di una stampante e che invece ne hanno rafforzato la presenza, l’estrema versatilità e il senso di adozione. Merito sicuramente di chi nel settore è un riferimento costante, come Canon, che ha lavorato per adattare le macchine a un mondo in continua evoluzione. Il momento è dunque il migliore per capire, assieme a Massimo Macarti, AD di Canon Italia, come il gruppo sta vivendo questo mutamento perenne, in che modo affronta le nuove esigenze dei clienti, proponendo prodotti e servizi in linea con i tempi.

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«La nostra offerta B2B, già molto ampia, può essere riassunta in due aree: la parte office, ossia stampanti e soluzioni documentali dedicate alla comunicazione interna (uffici, imprese di ogni tipo) e le stampanti di produzione per le arti grafiche, che normalmente veicoliamo ai centri stampa, quindi la comunicazione verso l’esterno. Tale distinzione è fondamentale perché rende bene l’idea di due dinamiche differenti, con necessità e bisogni diversi».

Guardando al mercato, è il segmento office quello che sta vivendo difficoltà maggiori. Questo non vuol dire che le imprese non acquistino più stampanti ma che è in atto un più attento riposizionamento delle esistenti, una strategia di ottimizzazione che è anche figlia di budget non così emozionanti. Di contro, i printing service provider e i suddetti centri stampa, crescono in maniera esponenziale, indice di un fervore comunicativo in essere, tale da incentivare concretamente la diffusione di nuovi modelli verticali. «Questa dinamica non è identica in tutta Europa. Proprio l’Italia è uno dei paesi in cui si nota uno sviluppo più marcato dell’offerta per i provider, al pari di uno stallo per la dotazione in ufficio».

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Le due aree di intervento

Nel suo operato, Canon vede una manciata di trend essenziali che disegnano il panorama attuale del mondo della stampa. Il primo è il cloud. «La nuvola sta avanzando in maniera impetuosa come modalità di accesso ad applicazioni e piattaforme semplici e scalabili. Per questo, una delle nostre strategie è quella di proporre soluzioni che siano, per software e design, “cloud ready”. Si passa così dal print server in ufficio a uno strumento interamente in cloud, utile per stampare e inviare documenti a chiunque in qualsiasi luogo. Riteniamo fondamentale l’avere apparecchiature che siano cloud native, soprattutto in una realtà come quella italiana dove il numero delle PMI può beneficiare di tali innovazioni, per economie di scala e investimenti mirati».

La sicurezza delle informazioni

Collegato al tema del cloud c’è quello della security, inteso anche come privacy. Ancora l’AD: «Ricordiamo tutti quelle analisi secondo cui la stampante potesse porsi come un punto di attacco sfruttabile dagli hacker. Non lo neghiamo, anzi, nel tempo Canon ha lavorato per dare un’importanza sempre maggiore alla data protection. Una delle direzioni di marcia è stata quella di dotare i nostri dispositivi di un livello elevato di sicurezza, sin dalla loro ideazione, che completi il perimetro di difesa già in essere nelle aziende. Si parte con il garantire la trasparenza di chi stampa che cosa, garantendo che solo gli utenti abilitati accedano ad alcune informazioni, evitando perdite di dati sensibili. A volte non si può intervenire solo con il software ma con l’aggiornamento del parco stampanti che, al di là dell’aspetto meccanico, rappresentano il modo migliore per dotarsi di apparecchi idonei a salvaguardare il flusso informativo aziendale».

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Parlando di workspace, è decisamente interessante la sperimentazione pilota “Print In City”, avviato nel Nord Europa, con cui Canon permette ai cittadini di recarsi presso alcuni uffici pubblici per stampare i propri documenti, tramite stampanti pubbliche appunto. Chiunque può utilizzare il sistema di printing, usando per il riconoscimento la sua carta d’identità, e con gestione digitale del pagamento, di fatto eliminando ulteriormente i limiti di un accesso localizzato. Senza dimenticare poi il concetto di sostenibilità ambientale, che proprio dai paesi del Nord si diffonde per tutto il continente e oltre. «Economia circolare, riciclo di stampanti e cartucce, miglioramento dell’impronta sul pianeta, sono temi che ci vedono impegnati da anni e che, al fianco dell’innovazione tecnologica, rappresentano un punto fisso del nostro percorso di crescita a livello globale» conclude Macarti.