gway accelera la digital transformation

gway accelera la digital transformation

Consulenza IT, applicativi e governance dei sistemi. La software factory di R1 Group affianca imprese e PA nella definizione delle strategie di crescita e di sviluppo

Quando si parla di innovazione, considerata come opportunità concreta e professionale con la quale far evolvere il business, R1 Group è in prima linea. Il modus operandi che il gruppo utilizza per approcciare nuovi mercati, quello della “crescita” interna di competenze per una sorta di incubatore in-house, sta ripagando certamente lo sforzo. La famiglia di R1 si è allargata nel tempo proprio tramite una fioritura verticale di skill integrate, tale da semplificare il passaggio del know-how tra le varie industry servite.

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gway è la società del gruppo dedicata alla consulenza, al mondo applicativo e alla governance dei sistemi in esercizio. Affianca imprese, enti e pubbliche amministrazioni nella definizione delle strategie di crescita e di sviluppo di nuovi modelli di business, con prodotti e servizi permeati fortemente di innovazione. Si va da consulenza & compliance IT a formazione e training on the job, fino a sviluppo applicativo, business intelligence, big data, CRM, database administration e system operations governance. gway gestisce anche il Centro di competenza, che si trova nella sede di Perugia ma che lavora con tutto il gruppo. Riunisce esperti di prodotto, analisti funzionali, sviluppatori software, esperti d’infrastruttura. E’ il polo di R1 Group, centralizzato a livello nazionale per la tecnologia, che ha creato Smart Services Management, il primo software R1 sulla gestione centralizzata del Facility Management.

L’INNOVAZIONE SECONDO GWAY

Come ci spiega Giovanni DellAmura, amministratore di gway, il lavoro della società si divide in tre macro aree: governance dei sistemi, sviluppo applicativo, compliance IT. Tutte sono legate da un unico filo conduttore, la continua ricerca strategica che permette di modernizzare i processi di business dei clienti, dall’infrastruttura all’adozione del software. «Seguiamo con attenzione il trend che riguarda i microservizi» – ci racconta Dell’Amura. «In un panorama tecnologico che guarda sempre più all’indipendenza del singolo applicativo, offrire un approccio che sia distaccato da quello monolitico tradizionale è essenziale. Ci entusiasmano analytics, big data, algoritmi predittivi, IA e machine learning. Il nostro obiettivo è valorizzare il vasto patrimonio di dati che le aziende hanno già in casa, troppo spesso sottostimato o comunque non sfruttato a dovere. La forza di questi dati non di rado è nascosta perché chi ne dispone non sempre ha modo di ricavarne una visione che sia completa nella sua essenza ma anche particolare in quanto a concretezza». gway ha un alto interesse per l’open source in funzione della data governance: prende in carico i servizi dei clienti, gestendoli dall’hardware all’ultima interfaccia. «Lavoriamo con sistemi di System Monitoring Open Source snelli e altamente configurabili, per meglio adattarli all’infrastruttura dei nostri interlocutori. Il nostro team è in grado di progettare e di sviluppare soluzioni applicative su piattaforme proprietarie e aperte, per rispondere alle diverse esigenze che ci vengono presentate».

VALORE A 360 GRADI

gway va anche oltre, verso quei contesti che dopo un primo clamore sembrano stare un po’ in ombra e invece si sono già consolidati in certi flussi di lavoro. Per questo, per esempio, ha al suo interno una business unit dedicata ai progetti blockchain, che ha realizzato i primi applicativi, soluzioni proprietarie che nell’offerta di servizi si affiancano alle proposte esistenti. Il vantaggio – che risuona spesso nelle parole di Giovanni Dell’Amura – è il poter contare su un insieme di esperti che si ritrovano a lavorare in modalità cross, coprendo di fatto quasi a 360 gradi i bisogni del settore IT moderno.

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«C’è bisogno di una formazione periodica. Non possiamo pensare di poter affrontare i progetti senza essere continuamente informati e aggiornati. Il primo passo per consigliare il cliente, e poi abilitarlo alla trasformazione, è la conoscenza, che consente di individuare strade alternative, migliori soluzioni, anche su un percorso già avviato. Facciamo un vero lavoro di scouting tecnologico, per far sì che il cliente abbia a disposizione il meglio che il mercato offre, per le sue necessità. Sono i progetti che poi fanno crescere tutto il gruppo».