Gruppo Filippetti, edifici più smart e sostenibili

Connettività, controllo e gestione, automazione intelligente. Grazie alla divisione Building, l’azienda porta le proprie competenze ICT nel mondo degli edifici, con un portafoglio di soluzioni e servizi innovativi

Il building management system (BMS), inteso come sistema di gestione che presiede al controllo dell’automazione di un edificio, è un settore in continua crescita ed è al centro della divisione Building di Gruppo Filippetti. L’azienda, tra i più significativi global technology provider italiani, ha acquisito circa tre anni fa Solunia, system integrator fra i principali partner del Gruppo Schneider Electric in Italia. «Il building management system – spiega Michele Scagliarini, head of Building di Gruppo Filippetti – è oggi un mercato maturo, che vogliamo portare a un ulteriore livello di evoluzione, con più interoperabilità tra i sistemi di gestione dell’edificio». Il building management system considera i sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria (HVAC) e la quadristica di bassa e media tensione sempre più “connessi e intelligenti”. Contempla inoltre l’infrastruttura generale di un building e l’impiantistica speciale, Safety e Security, sistemi di rilevazione incendi, controllo degli accessi e antintrusione. Il tutto controllato e gestito con piattaforme software e componenti hardware.

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PIÚ CONVERGENZA TRA IT E IoT

«I sistemi di riscaldamento e condizionamento di un edificio sono stati tra i primi a essere automatizzati» – continua Scagliarini. «L’evoluzione del BMS ha portato a un’accelerazione dell’integrazione tra automazione, mondo meccanico ed elettrico. Il successivo step prevede la convergenza tra edifici, tecnologie ICT e IoT». Questa tendenza già in atto è stata ben percepita dalla divisione Building di Gruppo Filippetti che, grazie alle proprie competenze in ambito informatico e alla capacità di vedere nella rete IP la spina dorsale per realizzare digital building evoluti, ha dato vita a una value proposition innovativa, tradotta in un portafoglio di soluzioni che vedono il cliente (utente finale e/o investitore) al centro, servizi e tecnologie IoT proprietarie (www.industrial-iot.it).

«Il cliente è oggi in grado di cogliere il valore di questa proposta che gli consente di disporre di edifici sempre più intelligenti, capaci di gestire in autonomia i sistemi di automazione sempre più connessi con l’ambiente interno, quello esterno e le persone che abitano in quegli edifici». Secondo Scagliarini, in uno smart & connected building di valore, l’edificio deve garantire agli occupanti una user experience e una fruibilità delle tecnologie mai sperimentate prima. Deve inoltre consentire performance economiche e ambientali elevate e costanti nel tempo. L’intelligenza artificiale deve offrire nuove potenzialità con infrastrutture in grado di integrarsi, autogestirsi e autoregolarsi. La sostenibilità deve essere declinata e raggiunta anche attraverso la riduzione delle emissioni di CO2, ottimizzando l’uso delle risorse energetiche. Attenzione deve essere infine posta sui costi di investimento e gestione (CAPEX e OPEX).

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ALLEANZE STRATEGICHE

Per concretizzare la strategia di smart & connected building vincente, Gruppo Filippetti ha siglato alleanze strategiche. «Le nostre competenze multidisciplinari consentono di offrire al cliente un portafoglio d’offerta più completo» – dice Scagliarini. Una partnership storica è quella con Schneider Electric Italia, importante player nella building automation. La partnership con Philips Signify si concentra invece sul connected lighting. «Tramite la luce – spiega Scagliarini – si potranno veicolare informazioni sui parametri di un edificio che vanno dalla temperatura allo stato di occupazione, in un’ottica di asset, space, e property management». Una terza partnership è stata siglata con Rebuilding Network, rete di imprese che porta sul mercato una visione completa del building, dall’infrastruttura di costruzione all’impiantistica elettrica e meccanica. «Queste partnership ci rendono sempre più innovativi e capaci di dare maggior valore alle nostre soluzioni» – conclude Scagliarini.