Innovative payments: come evolvono le abitudini di pagamento degli italiani?

Innovative payments: come evolvono le abitudini di pagamento degli italiani?

Lo studio sullo scenario dei pagamenti digitali Innovative Payments effettuato da Kantar in collaborazione con l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano

Quale è la situazione attuale nel mondo dei pagamenti digitali e quali le evoluzioni per il futuro? Se ne è parlato oggi al Convegno Online di presentazione dei risultati della Ricerca 2019-20 dell’Osservatorio “Innovative Payments” del Politecnico di Milano che ha voluto indagare i sistemi innovativi di pagamento per i consumatori e i servizi aggiuntivi ad essi collegati. Flora Bova, Client Manager, Insights Division – Kantar, ha portato il punto di vista di utilizzatori e potenziali utilizzatori, grazie allo studio effettuato da Kantar in partnership con l’Osservatorio, per comprenderne atteggiamenti ed abitudini di utilizzo.

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Lo studio, effettuato per analizzare lo scenario dei pagamenti digitali in Italia, ha raccolto le opinioni di più di 2.000 consumatori italiani e loro fruizione dei sistemi attuali. Si è indagato inoltre su conoscenza, utilizzo e/o propensione all’utilizzo di device innovativi, coinvolti in prospettiva nell’evoluzione del mondo dei pagamenti: dai pagamenti biometrici, ai pagamenti da wearable, fino a quelli effettuati tramite oggetti connessi e assistenti vocali.

Quello che emerge – ha aperto Flora Bova, Kantar, nella tavola rotonda – è che gli italiani digitalizzati sono sempre più propensi ai pagamenti digitali. Le carte di credito, che dopo i contanti sono lo strumento di pagamento più utilizzato in Italia, continuano a diffondersi e vengono utilizzate sia per gli acquisti nei negozi tradizionali sia per i pagamenti online e per l’eCommerce. E il nuovo contesto di emergenza sta portando ad un utilizzo ancora più importante, come confermato dal nostro studio, Covid19 Barometer: il 55% oggi preferisce l’utilizzo negli store fisici di pagamenti elettronici rispetto ai contanti e tra questi consumatori il 76% pensa che continuerà a preferirli anche in futuro”.

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L’utilizzo delle carte per i pagamenti relativi ad acquisti online è ormai elevato: pensiamo che tra coloro che hanno fatto almeno un acquisito on line negli ultimi 6 mesi, il 63% ha utilizzato le carte per il pagamento mentre solo un 8% afferma di aver usato il contrassegno, modalità che sembra ormai appartenere ad un’epoca passata.

D’altro canto – prosegue Flora Bova, Kantar – registriamo un consolidamento del Mobile Payment, a distanza di oltre 10 anni dalle prime sperimentazioni. Di fatto i pagamenti da smartphone stanno gradualmente entrando nella nostra quotidianità anche grazie alla pervasività dello smartphone che arriva ad avere un’incidenza del 94% tra la popolazione digitalizzata.”

Lo smartphone sembra ormai molto apprezzato dagli utenti, che lo scelgono per attività di banking, per gli acquisti online e per effettuare pagamenti con le diverse modalità che il Mobile Payment offre.

Nello studio, si evidenzia che il 74% dei possessori di smartphone utilizza questo device per effettuare pagamenti con i diversi sistemi di Mobile Payment: per lo più si tratta di Mobile Remote Payment (58%), del Proximity Mobile Payment per i pagamenti nei punti vendita (13%) e del Mobile P2P (11%) per i trasferimenti di denaro.

Il mondo dei pagamenti è in fermento – ha inoltre aggiunto Flora Bova, Kantar. La tecnologia apre a nuove esperienze e il mondo dei pagamenti si attrezza per abilitarle. Li abbiamo chiamati appunto Innovative Payment, quelli effettuati anche attraverso Wearable, Smart Speaker, Elettrodomestici intelligenti, etc. Oggi la dotazione tecnologica inizia ad essere abbastanza diffusa e ad offrire esperienze nuove che iniziano a produrre nuovi flussi di pagamento”.

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Lo studio Kantar ha evidenziato che il 67% degli italiani digitalizzati possiede almeno un oggetto smart (oltre a smartphone, wearable o smart home speaker), ossia oggetti connessi a Internet che possono essere controllati a distanza da smartphone/tablet.

In prevalenza si tratta della smart TV (52%), in misura minore altri dispositivi di domotica (luci di casa, termostato, climatizzatore, sistemi audio, etc….) e, infine, elettrodomestici connessi (10%) e auto connesse (10%).

Per quanto riguarda invece i wearable, il 32% degli intervistati dichiara di possedere un oggetto che rientra in questa categoria: in particolare il 15% dice di avere uno smartwatch, il 14% un fitness tracker

Un discorso diverso meritano gli assistenti vocali: il 92% li conosce, mentre il 65% ha interagito con almeno un assistente vocale negli ultimi 6 mesi in prevalenza da smartphone rispetto a quello su smart home speaker.

I dati sulla propensione e l’interesse futuro degli italiani – ha concluso Flora Bova – verso gli Innovative payment sembrano incoraggianti e aprono a nuove opportunità per lo sviluppo dei pagamenti. Lo smartphone avrà certamente un ruolo centrale e continuerà a trainare la crescita degli Innovative Payments, e ci sarà spazio per modalità di pagamento innovative attraverso i wearable, la smart TV (magari per acquistare un abbonamento a un servizio di streaming o un contenuto video), la smart Car che consentirà di pagare i rifornimenti di carburante direttamente dal cruscotto o lo Smart Fridge per fare la spesa da un frigorifero intelligente. Sono tuttavia i Wearable, quelli più usati per i pagamenti: un quarto di chi li possiede ha già effettuato un pagamento Contactless e il 53% del campione si dichiara propenso ad utilizzare il Wearable per pagare nel 2020.”

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