Android 11 aggiunge un cestino allo smartphone

Android 11 arriva sui modelli di Google Pixel

Con Android 11, come sul PC i file eliminati andranno a finire in una sezione di ripristino, disponibile per 30 giorni

Di norma, se si elimina accidentalmente un file o una cartella dal telefono, l’unico modo per recuperarlo è sperare che i vari servizi cloud ai quali siamo collegati, con un upload automatico, abbiano già fatto in tempo a caricare le foto o i video che si vogliono recuperare. A differenza di quanto accade sul computer, Windows o Mac che sia, sullo smartphone non abbiamo un cestino che ci salva in molte occasioni. Non fino ad oggi. Ebbene si, con Android 11, che stiamo provando in versione beta su Pixel 4, Google ha inserito di default nel suo OS proprio una sosrta di cestino di emergenza, per non andare più nel panico.

Android 11: come funziona il cestino

Come già fatto da alcuni produttori, come Samsung che piazza il cestino nell’app della Galleria solo per immagini e filmati, chiunque avrà un dispositivo con Android 11 potrà utilizzare la comoda funzione. Il suddetto cestino era già disponibile nella versione per sviluppatori di Android 11 rilasciata a febbraio ma, con i miglioramenti apportati, diventa ancora più importante. La logica è la stessa del “Cestino” dei computer:  ogni file che elimini dal telefono verrà archiviato per 30 giorni, con la possibilità di ripristinarlo in qualsiasi momento di quell’arco di tempo.

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Sembrerà banale ma tra cambi di design e nuove modalità di visualizzazione delle notifiche, è probabilmente questa la più concreta innovazione che Android 11 porterà agli utenti finali visto che nelle precedenti versioni, senza un backup altrove, i dati eliminati dalla memoria interna vanno persi per sempre (e non fidatevi delle app e software “recupera tutto” non funzionano MAI.

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Come il cloud ma in locale

Questo sistema è noto a chi usa app come Google Drive e Google Foto ma, in questi casi, i file possono essere ripristinati senza la necessità di utilizzare un’altra applicazione o di caricare nulla sul cloud, per chi si fida poco di cartelle ospitate presso servizi terzi. Inoltre, il cestino di Android 11 è parte della nuova tecnologia “Scoped Storage”, che Google prevede di utilizzare più largamente sin dall’aggiornamento alla versione 11 e che promette di rendere i dati personali più sicuri in caso di attacchi da agenti esterni, fisici o in remoto.

Cos’è Scoped Storage

Con Scoped Storage, ad un’app compatibile viene assegnata una cartella per i dati rivolti all’utente. Le app dispongono già di una cartella sandbox privata per l’archiviazione dei file richiesti ma Scoped Storage offre la possibilità di creare una seconda cartella per i file più privati. Basti pensare al registratore vocale, che ha bisogno di un posto dove archiviare i file audio che crea, senza per forza dover “leggere” la memoria ma solo “scriverla”. Se oggi le app richiedono l’autorizzazione per ogni singola cartella a cui desiderano accedere ma che non possiedono, con Android 11 le autorizzazioni saranno ridotte al minimo, così come quelle che riguardano il cestino.

In questo contesto, gli sviluppatori Android inizieranno a creare nuove interfacce che si integreranno con il cestino, dove potrà andare a finire di tutto. Ci vorrà un po’ per implementare le modifiche ed è il motivo per cui Android 11 acquisirà una globalità di adozione probabilmente più lunga dei suoi predecessori, dopo il lancio pubblico di fine 2020.

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