Altilia, l’hyperautomation in banca

Altilia, l’hyperautomation in banca

Le banche spingono sulla collaborazione uomo-macchina per aggiungere capacità alla forza lavoro e garantire la continuità aziendale di sistemi, processi e attività

Anche il settore bancario è nel DNA di Altilia. L’azienda, specializzata nell’augmented intelligence, da anni ha tra i propri clienti alcune tra le più importanti realtà bancarie italiane. «L’intelligenza artificiale può migliorare la vita dell’operatore bancario, evitandogli i processi più ripetitivi e noiosi» – spiega Fausto Pupo, vice president Product di Altilia. «Può intervenire in attività quali la creazione di pitch commerciali o il riconoscimento automatico delle frodi. L’obiettivo è di aiutare l’operatore bancario a sfruttare meglio le risorse disponibili, tempo compreso, permettendogli di concentrarsi solo sulle attività ad alto valore aggiunto». Un termine utile a descrivere la proposta di Altilia è hyperautomation. In cima alle tendenze tecnologiche previste da Gartner per il 2020, questa parola indica l’unione della robotic process automation, ovvero le tecnologie pensate per automatizzare i processi aziendali, con l’intelligenza artificiale e il machine learning, per la realizzazione di un’automatizzazione intelligente e sostitutiva. La RPA permette di connettere

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sistemi legacy, anche in assenza di API, con sistemi più avanzati. «Forniamo agli utenti tecnologie per trasferire la conoscenza nei modelli di intelligenza artificiale della robot process automation» – dice Pupo. «La competenza umana può arricchire gli algoritmi e aumentare l’intelligenza della macchina. Se l’operatore si accorge che uno dei dati derivati dai rendiconto di esercizio è inesatto, perché la macchina ha sbagliato qualcosa, l’algoritmo continua a imparare dall’esperienza dell’essere umano».

ANCHE DA REMOTO

Il lockdown legato all’emergenza Covid-19 ha colpito anche il settore bancario. «La situazione ha creato criticità su vari mercati, facendo emergere la necessità di essere più informati per capire le tendenze da seguire e prendere decisioni ottimali» – spiega Pupo. «Inoltre, ha richiesto la capacità di cogliere i segnali deboli appena si manifestano, perché arrivare primi sull’informazione può diventare rilevante in aree come il corporate & investment banking o il settore assicurativo. L’intelligenza artificiale può aiutare a cogliere ed elaborare alcuni segnali in anticipo, gestendo meglio il portafoglio clienti sugli investimenti più adeguati. Le tecnologie di intelligenza artificiale e di hyperautomation pongono al centro sia le attività di business sia l’utente finale, aiutandolo a svolgere le attività aziendali in modo più efficiente anche da remoto».

UNA SOLUZIONE VINCENTE

Un ruolo importante è giocato dalla piattaforma Mantra, che permette di potenziare, semplificare e rendere meno costosi i processi che richiedono la profilazione e l’analisi profonda dei clienti, valorizzando l’hyperautomation. «Profilazione dei clienti, risk management e compliance sono tra le possibilità offerte da Mantra» – precisa Pupo. «La piattaforma utilizza interfacce grafiche che permettono all’utente di interagire in modo semplice e intuitivo. Nel caso dei pitch commerciali, l’interfaccia grafica permette all’utente di spiegare quali dati prendere dai bilanci, come creare e visualizzare un documento Power Point. Lo strato back-end, nascosto dall’interfaccia grafica, consente di fare calcoli per conto dell’utente. Un’ulteriore interfaccia permette di usare la conoscenza dell’utente per consentire agli algoritmi retrostanti la piattaforma di continuare a imparare». Onboarding e fraud detection possono essere completamente automatizzati.

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In banche e assicurazioni, le attività di onboarding e la valutazione del cliente in base alle sue richieste avviene partendo dai dati disponibili e da dati alternativi che derivano da social, documenti aziendali e altre informazioni. «Una soluzione basata sull’hyperautomation consente anche di valutare il comportamento di un’azienda rispetto ad ambiente, società, valori e struttura di riferimento, governance dell’impresa stessa» –constata Pupo. «Le nostre tecnologie contribuiscono alla digital transformation delle aziende e alla valorizzazione del cloud».