Commercialisti 4.0 per prevenire la crisi

Commercialisti 4.0 per prevenire la crisi

Analisi, reportistica e prevenzione del rischio liquidità. È il digitale che può aiutare a monitorare e prevenire le crisi aziendali post Covid-19. Ne parliamo con Raffaele D’Alessio dell’Università di Salerno

Raffaele D’Alessio è professore ordinario di Bilanci d’impresa all’Università di Salerno e profondo conoscitore delle tematiche di governance, change management e rischio, regolamentate dal “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”, la cui applicazione è slittata al 2021. Il nuovo codice ha riformato la disciplina fallimentare, introducendo delle procedure di allerta e il calcolo degli indicatori di crisi.

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La mitigazione proattiva del rischio crisi rappresenta un nuovo banco di prova per imprese, professionisti e CFO nell’orizzonte post Covid-19. La terribile pandemia, oltre alla salute, ha minato nel profondo anche tante attività economiche che ora devono fare i conti con un’incipiente crisi.

Data Manager: Professor D’Alessio, può la normativa, attraverso la digitalizzazione del monitoraggio degli indici di allerta, aiutare la classe imprenditoriale ad affrontare correttamente il periodo post epidemico?

Raffaele D’Alessio: «Il decreto Liquidità ha posticipato a settembre 2021 l’entrata in vigore del codice della crisi e ha sospeso, tra l’altro, la verifica della sussistenza del principio di continuità aziendale ai fini della redazione del bilancio d’esercizio. Tali misure sono indirizzate al tentativo di sterilizzare gli effetti della crisi pandemica, che rischiano di coinvolgere bruscamente numerose PMI che costituiscono il principale tessuto produttivo del Paese. Sicuramente, la verifica periodica degli indicatori e degli indici di allerta potrà costituire un utile spunto per garantire un costante monitoraggio della situazione di equilibrio aziendale.

La combinazione di indicatori e indici della crisi, così come è stata concepita dal consiglio nazionale nel documento 20.10.2019, mira a una valutazione a tutto tondo dell’equilibrio aziendale nella sua accezione tripartita di equilibrio economico, patrimoniale e finanziario. Tale tripartizione rappresenta una sorta di climax ascendente in una scala di misurazione della crisi. Per imprenditori e professionisti un valido aiuto può senz’altro emergere dagli strumenti software che sfruttando i progressi dei big data e dell’intelligenza artificiale consentono la comparazione degli equilibri aziendali e l’analisi di posizionamento dell’azienda all’interno della propria arena competitiva».

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Nei momenti di crisi, sarebbe importante per le PMI avere un CFO 4.0 che guida responsabilmente i progetti e lavora a stretto contatto con CIO e CDO. Una figura spesso inavvicinabile per molte PMI italiane che però si affidano sempre più al proprio commercialista. Quali sono gli strumenti a loro disposizione?

«In merito alle modalità e agli strumenti a disposizione del professionista, ritengo che questi possano ricercarsi sicuramente in un impulso maggiore alla formazione continua e all’utilizzo più spinto degli strumenti informatici. Ho avuto, per esempio, l’occasione di partecipare a un panel Delphi del nuovo software Crisi d’Impresa di Wolters Kluwer ed effettivamente l’uso dell’intelligenza artificiale di cui è intriso migliora una simile situazione, dando agli utilizzatori la possibilità di ottenere un supporto funzionale ai processi noti di un CFO, senza sostenere i costi di un professionista dedicato».

A GUARDIA DELLE PMI

La soluzione alla quale accenna il professore Raffaele D’Alessio è Genya Crisi d’Impresa targata Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia. La soluzione consente ai commercialisti, partendo da una situazione contabile acquisita da un qualsiasi applicativo, di ottenere automaticamente il calcolo degli indici di allerta, una ricca serie di indici di bilancio e la gestione del rating bancario. Genya Crisi d’Impresa è una soluzione estremamente efficiente che consente da subito il monitoraggio digitale degli indici di allerta. Oltre ai calcoli e alle previsioni automatizzate, Genya Crisi d’Impresa agevolerà l’attività consulenziale del commercialista che potrà fornire ai propri clienti, oltre al posizionamento rispetto agli indici, anche analisi di bilancio, analisi del posizionamento rispetto al rating bancario e ulteriori analisi sull’andamento del business. Il commercialista avrà tutti gli strumenti per fare davvero consulenza in tempi di crisi.

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