Nutanix, come governare la metamorfosi del cloud

Nutanix, come governare la metamorfosi del cloud

Si gioca su HCI, multicloud e standardizzazione la partita IT del futuro

«Virtualizziamo tutto. Trasformandolo in puro software: capacità computazionale, storage, networking, sicurezza. Tutto è diventato mobile. Possiamo trascinare e rilasciare un intero data center da una posto all’altro. Ora dobbiamo standardizzare. Anche le competenze. Non è necessario che le persone conoscano solo Amazon o solo Azure o solo il cloud privato. Tutti giocano nella stessa squadra. E dobbiamo standardizzare anche l’esperienza utente on-premise and off-premise in sede e fuori sede». Così Dheeraj Pandey, CEO e fondatore di Nutanix, dal palco virtuale di NEXTConference l’annuale appuntamento quest’anno per la prima volta interamente in streaming, descrivendo lo scenario in cui si muove il cloud in qualunque modo sia declinato. «Ciò che continueremo a vedere nei prossimi cinque anni sarà il proliferare di nuvole, il proliferare di centri di costo. Saremo in grado di governare tutto questo? Questo sarà il viaggio dei prossimi dieci anni» preconizza Pandey, prima di anticipare una serie di novità che saranno disponibili presso i distributori locali nelle prossime settimane.

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Cloud e datacenter

In arrivo nuove importanti funzionalità del software Nutanix per le infrastrutture iperconvergenti (HCI), lo standard per l’alimentazione di moderni cloud privati. L’azienda dichiara prestazioni più veloci del 50%, networking virtuale nativo per semplificare le distribuzioni multicloud, monitoraggio della sicurezza end-to-end per supportare la strategia Zero-Trust nonché funzionalità di automazione e budgeting per le risorse cloud. Oltre all’estensione dello stack software HCI al cloud pubblico.

Multicloud

Sul fronte del multicloud, Nutanix annuncia Karbon Platform Services, soluzione di servizi gestiti basata su Platform-as-a-Service (PaaS) multicloud basata su Kubernetes con sicurezza automatizzata gestita dal sistema, per accelerare lo sviluppo e la distribuzione di applicazioni basate su container. Pensata per soddisfare le esigenze degli sviluppatori, KBS mette loro a disposizione una serie di servizi gestiti chiavi in mano, sia on-premise che in cloud – pubblico o all’edge – per creare ed eseguire applicazioni cloud native, in grado di disaccoppiare le applicazioni dall’infrastruttura sottostante. Fornendo ai team IT un framework di sicurezza e gestione del ciclo di vita delle applicazioni.

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Partnership con Microsoft

Sul fronte delle alleanze, dopo quella siglata con AWS, Nutanix annuncia una nuova partnership con Microsoft per la fornitura di Nutanix Clusters su Azure, una soluzione ibrida per la mobilità di applicazioni, dati e licenze e la gestione unificata in tutti gli ambienti on-premise e Azure. «Da oggi i nostri clienti hanno a disposizione due ambienti iperscalabili, nei quali eseguire tutto il nostro software» ha affermato Pandey. «Licenze portatili in grado di eseguire non solo Nutanix ma anche di connettersi ai servizi nativi di Azure: AI, ML archiviazione e tutto quello che Azure è in grado di offrire. Il tutto attraverso un’unica identità e un unico software in esecuzione».

Microsoft e Nutanix – si legge nella dichiarazione congiunta che accompagna il varo della partnership – si impegnano a offrire un ambiente ibrido e multicloud unificato, che permetta ai clienti di Nutanix di far avanzare il loro percorso verso il cloud in maniera semplice, attraverso un unico stack software per gli ambienti cloud pubblici e privati, con un significativo risparmio sui costi.