Un’azienda con capitale privato che fa leva sulla grande competenza tecnologica e di business, sulla flessibilità e sull’eccellenza italiana per portare valore ai suoi clienti con un occhio concreto all’internazionalizzazione
Vitalità da public company, vocazione multinazionale, radicamento sul territorio. Ma soprattutto un’azienda di famiglia, così ci sentiamo di definire Fincons Group, IT consulting company nata 37 anni fa e che nel corso degli anni ha saputo mettere a frutto il proprio know-how conquistandosi una posizione di tutto rispetto nel settore della consulenza e della software integration. Michele Moretti è fondatore nonché CEO dell’azienda, affiancato dal figlio Francesco che gestisce l’articolata rete del business internazionale, oggi diversificato su sei differenti mercati. Infatti, all’Italia e alla Svizzera si sono aggiunte la Francia, la Germania, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti. In attesa di inserire in organico anche la terza generazione, abbiamo incontrato Michele e Francesco Moretti per fare il punto della situazione, in un momento sicuramente non facile per l’intero settore economico italiano, riportando la sensazione che le aziende di eccellenza – com’è Fincons – trarranno forza e opportunità di sviluppo anche da questo periodo di difficoltà. Cosa che ci conferma il CEO Michele Moretti, introducendo i risultati del 2019, chiuso positivamente con un fatturato di 155 milioni di euro, con una crescita ulteriore rispetto a quella degli anni precedenti e che ha permesso al Gruppo di esportare le sue competenze anche negli altri paesi in cui è presente. Una crescita – ci racconta Michele Moretti – «basata sull’innovazione perché lavoriamo molto con il mondo accademico in Europa» – e in Italia in particolare con il Politecnico di Milano, il Politecnico di Bari e l’Università degli studi di Bari. «E poi perché portiamo a terra questo know-how, investendolo nei progetti dei nostri clienti. Dalla nostra parte, abbiamo una delle quote di mercato più rilevanti del segmento Media e Financial Services, con le migliori competenze e i progetti più innovativi».
L’INNOVAZIONE CHE FA CRESCERE
Le competenze nel settore Media così come quelle nel settore Banking e Insurance sono il fiore all’occhiello del Gruppo, che sta fortemente consolidando la crescita e l’acquisizione di nuovi clienti anche nei settori Energy & Utilities, della Pubblica Amministrazione, International Institutions, del Manufacturing e Transportation, come testimoniano gli ottimi risultati di crescita (+20%) registrati a livello Gruppo. Uno sforzo che il lockdown degli ultimi mesi poteva mettere in difficoltà, visto il piano triennale sviluppato dall’azienda che prevedeva una crescita nel 2020 del fatturato a oltre 170 milioni di euro. Ma che, fortunatamente, non sembra aver preso in contropiede il management perché – come ci spiega Michele Moretti – «i nostri dati attuali mostrano un andamento in linea con le nostre previsioni». Inoltre – conferma il CEO – «il difficile periodo ci ha in qualche modo obbligato a fare tesoro della situazione per dare più stabilità all’azienda, rafforzando la struttura e trasformando i processi per gestire, anche da remoto e in continuità, i tanti progetti in essere con i clienti. Oltre 1700 persone hanno lavorato in smart working in questi mesi e questo ha permesso di ridurre l’impatto dell’emergenza sanitaria sul business. Nessun progetto è stato interrotto e il conto economico sta rispettando il percorso predefinito».
Il fondatore di Fincons è convinto che ci sarà una ripresa molto forte ed è anche per questo che il Gruppo ha approfittato del momento attuale per rafforzare la governance aziendale e la struttura organizzativa, non in ottica difensiva ma per gestire la crescita. D’altra parte, per un’azienda dinamica che punta sull’innovazione è facile prevedere che il mercato proporrà interessanti opportunità che il Delivery Center di Bari sarà certamente pronto a cogliere. Michele Moretti ha origini baresi e non nasconde l’orgoglio personale quando racconta del centro di eccellenza sviluppato proprio nella sua città di origine che attualmente dispone di oltre 700 professionisti. «A Bari, facciamo innovazione attraverso il nostro centro di ricerca e innovation, utilizzando risorse con grande esperienza affiancate da neolaureati e giovani da formare anche grazie alla nostra Academy aziendale».
Per far capire quanto è forte il legame con Bari, Michele Moretti ci spiega con soddisfazione come sia riuscito a creare un centro di eccellenza al Sud, facendo tornare da Milano le competenze senior alle quali ha affidato le nuove leve. Destinate a crescere, visti gli ingenti investimenti che Fincons Group ha fatto in questo centro di innovazione: «A Bari, abbiamo appena finalizzato un investimento da 22 milioni di euro per un nuovo centro all’avanguardia da oltre mille posti di lavoro vicino all’aeroporto, che sarà pronto con il nuovo anno. Il Delivery Center, modernamente organizzato, ci rende un’azienda flessibile e in grado di anticipare le richieste dei clienti, investendo in persone e tecnologie e offrendo, oltre a una grande professionalità, anche una flessibilità e reattività tutta italiana». Flessibilità necessaria per affrontare i cambiamenti del mercato e per far fronte – lo abbiamo imparato bene nei mesi passati – alle potenziali e improvvise difficoltà. Analizzare e cambiare direzione per tempo per non farsi trovare impreparati dalle nuove necessità del mercato è fondamentale.
Michele Moretti ci spiega come il cambiamento abbia spostato il modello di sviluppo verso progetti di personalizzazione di soluzioni di eccellenza su misura delle esigenze particolari di ogni cliente. «Questo cambiamento verso il mondo della system integration di soluzioni best of breed è stata una nostra scelta corretta, perché il mercato è andato in quella direzione e non ci siamo fatti trovare impreparati. Questo cambiamento fondamentale ci ha permesso di rafforzare il nostro brand e di inserirci in un mercato in cui non eravamo presenti. E anche di rafforzare il lavoro di internazionalizzazione e di business development in altri mercati europei e mondiali».
LA VOCAZIONE INTERNAZIONALE
A questo proposito Francesco Moretti, Deputy CEO di Fincons e responsabile delle operazioni internazionali del Gruppo, ci spiega come l’apertura in Svizzera nel 1994 sia stata la prima tappa del processo di internazionalizzazione della società. «La crescita è il fattore fondante che garantisce sia stabilità aziendale che lo sviluppo delle competenze specialistiche. Per questo abbiamo identificato i mercati su cui investire, mantenendo un focus privilegiato su Italia e Svizzera». Attività di espansione che ora porta il Gruppo anche a valutare l’acquisizione di realtà già presenti e attive nei mercati di interesse di Fincons. «Siamo convinti di avere un concreto valore da portare ai nostri clienti, legato soprattutto alle competenze di business e tecniche di cui disponiamo, attraverso iniziative riconoscibili».
Savoir, savoir faire et savoir-être – chiosa Francesco Moretti. «In poche parole, portiamo sul mercato eccellenza tecnologica, grande flessibilità ma soprattutto la capacità di comprendere i bisogni dei nostri clienti, adattandoci alla loro realtà e valorizzando i loro punti di forza». Alla prima fase di internazionalizzazione che ha interessato principalmente il settore Media, Fincons ha fatto seguire la fase 2 per estendere anche al settore Banking & Insurance i vantaggi dell’espansione oltre i confini nazionali. A questo proposito, l’azienda sta valutando l’acquisizione di una realtà già consolidata, che porti immediati ritorni economici al Gruppo.
«Stiamo portando avanti un progetto di espansione importante nei territori in cui siamo tradizionalmente presenti e all’estero, portando innovazione e nello stesso tempo rimanendo fortemente ancorati ai nostri valori che ci hanno permesso di distinguerci sul mercato. Valori abbracciati e promossi in prima persona da mio figlio Francesco nel suo impegno di guidare nel lungo termine il mercato, seguendo una visione globale per una Fincons sempre più forte» conclude il CEO e fondatore Michele Moretti.