BCLOUD, Software Defined IT

BCLOUD, dagli albori del cloud ai vantaggi dell’offerta Sangfor

BCLOUD, dagli albori del cloud ai vantaggi dell’offerta Sangfor

Di soluzioni cloud si parla ormai da tempo, anche in Italia, ma ci sono aziende, come BCLOUD, che sin dalla loro nascita si sono rivelate precursori della tecnologia. Basti pensare che nell’anno di fondazione, il 2011, ben poco si conosceva del cloud, del suo reale valore, quasi come se fosse qualcosa di cui fosse facile parlare ma difficile da utilizzare. «BCLOUD è nata per portare innovazione nel mondo dell’infrastruttura IT, e in particolare in ambito software defined storage» – ci spiega Fulvia Nannini, sales director di BCLOUD in Italia. «Sin dal 2011 abbiamo fatto dello scouting di nuove tecnologie e di nuove soluzioni il modello cardine della proposizione. Non a caso, ci basiamo sul paradigma del “software defined”, che si sposa perfettamente con le soluzioni “hybrid cloud” e risponde alle esigenze sempre più attuali di gestione e governance di ambienti “multi cloud”. Abbiamo iniziato con l’object storage quando, nove anni fa, nessuno lo conosceva, realizzando la prima installazione in EMEA ancora adesso tra le più grandi».

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I due mantra che BCLOUD segue possono essere sintetizzati in #neverconventional e #lab2reality, che hanno avvicinato i clienti alle tecnologie sulla nuvola, in modo non convenzionale e spingendo verso la ricerca sempre di nuovi schemi con gradi di libertà che le soluzioni tradizionali, principalmente on-premise, non consentono. «I primi sono stati i service provider, ma poi anche grandi realtà finanziarie e imprese di vari settori industriali ci hanno dato fiducia, portando innovazione nelle loro infrastrutture e trainando clienti medi e piccoli. Chi ci ha seguito ha ottenuto vantaggi competitivi utili a rispondere in modo efficace e tempestivo, quasi adattivo, alle sfide che il mercato pone» – conferma Fulvia Nannini. L’ultima sfida, quella della pandemia attuale, ha generato un vero divario tra chi aveva già adottato tecnologie innovative e gli altri, accelerando di fatto anche in Italia il processo di integrazione di soluzioni iperconvergenti e in cloud.

In modo particolare, Sangfor è l’ultima acquisizione dello scouting BCLOUD che risponde alle necessità richieste allo scenario dell’iperconvergenza. «Sangfor lavora da oltre 20 anni per adattarsi alle esigenze dei clienti» – sottolinea Sergio Mozzarelli, sales manager di Sangfor Technologies Italy. «Riteniamo che questo sia il modus operandi migliore: capire cosa serva davvero alle persone, come possiamo migliorare i processi del cliente, così da non generare lock-in ma garantendo scalabilità futura e facilità d’uso». Sembrano frasi retoriche, ma Sangfor fa di questi concetti i pilastri da cui partire per sviluppare le proprie soluzioni software defined.

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«NESSUNO ESCLUSO»

L’approccio di Sangfor mira ad ascoltare le esigenze del singolo cliente e, se queste comportano delle implementazioni perseguibili, il prodotto si dota delle modifiche che incontrino al meglio ogni bisogno ma senza uscire dai binari cardine della tecnologia. «Così evitiamo centinaia di soluzioni personalizzate che renderebbero più complesse le operazioni di aggiornamento e creerebbero problemi di compatibilità» – spiega Mozzarelli. «Inoltre, il costo delle nostre soluzioni è sostenibile da qualsiasi azienda. Pur trattandosi di applicativi di livello enterprise, ci attestiamo fino al 50% in meno rispetto alla concorrenza, così da permettere anche alle PMI di accedere a tecnologie innovative di norma appannaggio delle grandi imprese».