L’API-revolution di Reale Mutua

L’API-revolution di Reale Mutua
Sergio Miedico, COO di Reale ITES

Come far evolvere l’offerta attraverso l’API-fication. La strategia di Reale Mutua per liberare l’energia dei dati sotto forma di servizio con maggiore agilità di sviluppo e velocità di time-to-market

Una scelta strategica, quella del Reale Group, di aprirsi al mondo esterno dei servizi finanziari e assicurativi, adottando un approccio di API-fication, di cui tanto si sente parlare. Non una scelta dettata dai trend del momento ma il frutto di una visione messa a punto a fine 2019 e, quindi, realizzata da Reale ITES, la società interna al gruppo che fornisce i servizi informatici, con il preciso intento di usare la digitalizzazione come uno dei pilastri più importanti della strategia di sviluppo.

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In un contesto di mercato molto dinamico, che vede apparire ogni giorno sulla scena nuovi player, la strada della realizzazione di API per aprire i propri servizi al mondo sia interno che esterno dell’azienda è sembrata la strada più giusta per l’evoluzione aziendale. Una spinta non dovuta a necessità tecniche ma dalla precisa volontà di aprire il mondo dei servizi assicurativi ad altri partner e, soprattutto, a nuove opportunità di business: far diventare i dati un servizio, creando addirittura un catalogo di opportunità da mettere a disposizione di partner interessati alla collaborazione, più che all’inglobamento al proprio interno di funzionalità di altri.

FUNZIONALITÀ E DATI COME SERVIZIO

«Il concetto di API-fication, che rende disponibili le funzionalità e i dati dell’azienda come servizio, oltre a essere sempre più importante all’interno del processo di digital transformation in atto, richiede un completo ridisegno dell’azienda» – ci spiega Sergio Miedico, COO di Reale ITES, perché riguarda temi applicativi, infrastrutturali ma anche organizzativi e di governance. Con indubbi vantaggi: in primo luogo perché riduce il time-to-market e l’implementazione di nuovi processi, in completa continuità operativa e sicurezza, poi perché velocizza l’adozione di nuove tecnologie creando al tempo stesso spazi per nuove collaborazioni di business. «Come tutti i processi di cambiamento – continua Miedico – l’API-fication che abbiamo deciso di adottare richiede ai dipendenti uno sforzo e un impegno perché l’interazione tra IT e business, tra interno ed esterno, cambia il modus operandi e consuma energie. Ma è un bene perché significa seminare per il futuro e far crescere l’azienda, non solo per una spinta esogena, bensì grazie a una spinta interna che, grazie alla digitalizzazione della compagnia, crea quella cultura positiva e proattiva in grado di spingere su tutte le linee applicative».

API ACCELERATION

Ecco allora che, partendo dai requisiti del piano strategico del gruppo – interviene il responsabile delle architetture applicative in Italia di Reale ITES, Mauro Venditti – abbiamo declinato questo processo evolutivo, affidandoci alla piattaforma di Software AG e all’esperienza del system integrator Blue Reply, definendo tutte le best practice che ci servivano per aprirci in futuro a nuove partnership. L’API management è un modo nuovo di pensare, un cambio di cultura interna nello sviluppo del software, che oltre ad aprire verso l’esterno i servizi dell’azienda, fa in modo che la creazione di nuove API diventi parte del ciclo di vita del prodotto, che venga documentato e che permetta la creazione di un catalogo per agevolare la creazione di nuove opportunità. «Per questo progetto abbiamo quindi acquisito due componenti di webMethods per l’API management» – spiega Venditti. «L’API Gateway, ovvero il motore che espone le API e l’API Portal, un vero e proprio portale che crea la vetrina delle API realizzate, gestendo le funzionalità di self-registration di partner e sviluppatori che un domani potrebbero volerle usare». Per il momento non è prevista però una Open API. «Nonostante nel mondo insurtech ci siano realtà, native digitali, molto avanti sul tema dell’integrazione e dell’apertura – conclude Miedico – Reale Mutua è certamente nel gruppo di testa. Per ora, abbiamo messo a punto l’infrastruttura di gestione delle API e su di essa abbiamo fatto partire alcuni progetti di integrazione e di innovazione interni. Quindi, nel corso del 2021, ci dedicheremo alla costruzione dei building block, inizialmente nel ramo sinistri, per poi proseguire con il ramo vita, previdenza e danni».

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