Autostrade Tech diventa Movyon e guarda all’innovazione nella mobilità

Autostrade Tech diventa Movyon e guarda all’innovazione nella mobilità

Un cambio di nome, da Autostrade Tech a Movyon, e un piano industriale che punta sulla tecnologia per affrontare futuro prossimo venturo della mobilità

Sulla capacità di muoversi in modo efficiente si basa gran parte della società moderna ma, oggi, la sfida non è soltanto muoversi bene e in modo efficiente – che è già un obiettivo impegnativo – ma farlo in modo intelligente e ambientalmente sostenibile. Le previsioni per i prossimi anni, infatti, vedono una decisa crescita di veicoli sulle strade urbane, a seguito di una crescita decisa della popolazione che decide di vivere in città; al tempo stesso la situazione sanitaria ha obbligato negli ultimi mesi a usare il proprio mezzo privato. Uno scenario che porta con sé la necessità di gestire in modo nuovo, smart e innovativo il tema della mobilità. E lo si può fare solo attraverso la tecnologia, ricorda l’amministratore delegato di Autostrade Tech, Lorenzo Rossi.

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Mobilità intelligente

Insomma, semplificare la vita quotidiana di chi si deve muovere, in città o sulla rete autostradale, “che è la mission di Autostrade Tech” ricorda Rossi “la società nata nel 2009 per creare tecnologie per la mobilità e che ha sviluppato soluzioni di intelligent transport system” grazie alla professionalità di 150 dipendenti (altamente qualificati: l’80% di loro sono ingegneri, fisici e matematici), con un’età media di 40 anni. Oggi però, l’azienda vuole evolversi e fare un passo in avanti nel proporre tecnologie abilitanti per la mobilità del prossimo futuro, sfruttando il laboratorio a cielo aperto – Rossi definisce così la rete autostradale – che permette loro di progettare, ottimizzare e implementare tecnologie all’avanguardia. Attraverso le quali l’azienda processa oggi ogni anno circa 1 miliardo di transazioni che comprendono i dati che arrivano da oltre 4.000 telecamere dislocate sulla rete autostradale, 1.000 sistemi tutor, 10.000.000 di apparati di bordo che operano in tutta Europa.

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Autostrade Tech diventa Movyon

Un impegno destinato a intensificarsi nei prossimi anni e che, per questo motivo, ha portato al cambiamento di Autostrade Tech in Movyon, società che farà leva sulla tecnologia per portare il futuro sulle strade, non solo italiane ma, come racconta il claim scelto – tech for the future – anche internazionali. Il piano industriale al 2024 e la vision della nuova società prevedono, oltre a generare valore per i territori e le popolazioni che lì vivono, anche un raddoppio del fatturato rispetto ai 100 milioni di euro del 2020. Con una crescita delle persone impiegate, che arriveranno a 200 entro fine anno e che prevede l’apertura di una nuova sede a Milano; importante anche l’impegno degli investimenti in ricerca – sono previsti circa 25 milioni di euro – per progetti di open innovation aperti alle università, agli enti di ricerca e alle startup tecnologiche.

Si punterà allo sviluppo di soluzioni intelligenti, innovative e tecnologiche in sei distinti settori. A partire alla piattaforma Argo per la gestione digitale delle infrastrutture, attraverso la creazione di un digital twin dell’opera da manutenere, al quale applicare l’intelligenza artificiale per eseguire analisi approfondite e individuare problemi o difetti strutturali. Nel safety management, migliorando la prevenzione e la gestione della sicurezza degli automobilisti attraverso il tracciamento dei percorsi delle merci pericolose sulle tratte, la misurazione in real time del livello di sollecitazione delle infrastrutture, l’uso di radar per la rilevazione di incidenti e di rallentamenti.

Ma anche soluzioni di traffic management e di smart tolling per i pedaggi o, ancora, con innovativi sviluppi nel campo delle smart road che possano abilitare l’utilizzo di dispositivi “vehicle to road” o il miglioramento nella fruizione dei servizi in aree di servizio tecnologicamente avanzate e intelligenti. Infine, Movyon lavorerà allo sviluppo di sistemi di monitoraggio delle infrastrutture urbane e di gestione e di ottimizzazione dei flussi di traffico e delle risorse cittadine (parcheggi, riempimento dei cassonetti, parcheggi in doppia fila e aree Ztl).

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