Boomerang Zoom, tante aziende adesso lo vietano

Zoom ottiene la qualificazione di AgID ed è ora presente sul Marketplace

La fatica che deriva dalle comunicazioni in video ha spinto decine di organizzazioni a limitare le call

Diciamolo: all’inizio poteva essere divertente, vedersi tutti su Zoom, in camicia e pigiama, ad ascoltare lunghe prosopopee più o meno utili ai processi lavorativi quotidiani. Poi è diventato un problema, tanto che l’utilizzo dell’app ha spesso preso il sopravvento su telefonate e persino un semplice WhatsApp. Non è strano allora che diverse aziende e organizzazioni stiano inserendo nelle loro policy, scritte o meno, un limite concreto all’abuso di Zoom e simili. A partire da Jane Fraser, amministratore delegato di Citigroup, che ha vietato le videochiamate il venerdì, per aiutare il suo personale a far fronte allo stress del lavoro da casa durante una pandemia. Lo chiama “venerdì senza Zoom”. Prima, SailPoint Technology Holdings in Texas, ha fatto notizia quando ha vietato ai suoi dipendenti le chat video tra le 10:00 e le 12:00 ogni martedì e giovedì. “La Zoom fatigue è reale” aveva affermato il suo CPO (chief “people” officer), Abby Payne.

Un trend di ritorno?

Payne aveva detto che la mossa della SailPoint Technology Holdings dipendeva dal voler andare incontro ai dipendenti che si lamentavano dello stare seduti alle scrivanie a fissare gli schermi per 12 ore al giorno. Oltre che essere trascinati in infinite e inutili chiamate Zoom che finivano per distrarli. La videoconferenza ha reso facile quello che prima era complesso: programmare una riunione, informare tutti, prenotare una stanza, a volte viaggiare per ore. Ora basta solo inviare un link. Altre aziende hanno avuto l’idea di ridurre le videochiamate.

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L’MD Anderson Cancer Center, in Texas, ha introdotto i “mercoledì pomeriggio concentrati”, in cui i dipendenti sono incoraggiati a non comunicare elettronicamente, mentre Clorox ha stabilito un giorno al mese in cui nessuno è autorizzato ad utilizzare Zoom. Feather, una società di noleggio di mobili a New York, consiglia persino ai dipendenti di disattivare le loro telecamere durante le chat video. Un boomerang insomma, che potrebbe presto prendere piede anche da noi.

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