Il visore di Apple avrà un tracciamento oculare avanzato

Apple, il visore di realtà mista è un prodotto incompleto

Secondo le ultime indiscrezioni, il modello AR beneficerà della tecnologia di tracciamento per essere più preciso

Sembra quasi certo che un visore a marchio Apple arriverà entro la metà del 2022. Non sappiamo ancora se sarà per un utilizzo VR oppure AR però è chiaro che la compagnia considera maturi i tempi per un lancio. Grazie ad un paio di indiscrezioni, per quanto corrette possano essere, abbiamo forse un’idea di una delle caratteristiche che l’indossabile di realtà aumentata o realtà virtuale porterà con sé. Secondo il noto analista Apple Ming-Chi Kuo (tramite MacRumors), il device per la realtà mista di Apple presenterà un tracciamento oculare avanzato, consentendo il controllo utente di funzioni con l’integrazione anche dell’autenticazione biometrica. 

“Il sistema di tracciamento oculare di Apple include un trasmettitore e un ricevitore” spiega Kuo. “L’estremità di trasmissione fornisce una o più lunghezze d’onda differenti mentre l’estremità ricevente rileva il cambiamento della luce riflessa dal bulbo oculare e giudica il movimento di questo in base al cambiamento”.

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Come funzionerà il visore di Apple

Questo sistema di tracciamento oculare potrebbe persino sostituire i controller manuali, afferma Kuo, almeno in alcune situazioni. Ha il potenziale di rendere il visore più facile da usare rispetto ai dispositivi concorrenti e ridurre il carico di elaborazione, perché saprebbe esattamente dove sta guardando l’utente. Questa non è una voce completamente nuova, visto che abbiamo sentito parlare dell’interesse di Apple per la tecnologia di tracciamento oculare almeno dal 2017. Il discorso sul tracciamento degli occhi è riemerso più di recente in un rapporto pubblicato nel febbraio 2021. 

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Sembra che ci siano due dispositivi indossabili Apple in arrivo: quello di cui stiamo parlando combina realtà aumentata e realtà virtuale in quella che a volte viene chiamata “realtà mista” (Microsoft usa lo stesso termine per gli HoloLens). È probabile che sia un auricolare che assomiglia di più ai dispositivi VR a cui siamo abituati oggi – come Oculus Quest e HTC Vive – ma apparentemente mescolerà esperienze digitali completamente autonome con altre di realtà aumentata in cui è coinvolto un computer.