Mims, Giovannini: «Dieci anni per trasformare l’Italia»

Mims, Giovannini: «Dieci anni per trasformare l’Italia»

Dopo l’approvazione da parte del Cdm del decreto legge su infrastrutture e trasporti, ecco la sintesi di sei mesi di lavoro del nuovo Ministero

Il decreto infrastrutture e trasporti approvato il 2 settembre è un passo importante per rendere le infrastrutture del Paese e la mobilità sempre più sicure e sostenibili. «Il provvedimento viene incontro alle diverse esigenze – spiega Giovannini – soprattutto di quelle delle persone più fragili, e mira a ridurre le disparità territoriali in termini di dotazioni infrastrutturali. Interveniamo per migliorare la qualità della vita delle persone e aumentare la qualità dei sistemi di trasporto su strade, autostrade e ferrovie. La nascita all’interno del Mims di un centro di ricerca e innovazione consente di rafforzare la nuova visione del dicastero, focalizzata sulla sostenibilità delle infrastrutture e della mobilità».

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Ma cosa è cambiato?

L’accelerazione degli investimenti, la messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti, il disegno e l’attuazione del PNRR, la sostenibilità al centro delle nuove infrastrutture e della mobilità, la gestione delle criticità, l’innovazione organizzativa. Molti sono gli obiettivi del Governo Draghi fondamentali per il Mims: lotta alla pandemia; disegno e attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR); rilancio dell’economia; transizione digitale ed ecologica; riforme e semplificazioni; riduzione delle disuguaglianze.

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Mit) è diventato Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims). Ma cosa è cambiato?

«Nuova visione, nuovo indirizzo strategico che prevede interventi integrati e sistemici, nuovo modo di lavorare e nuova organizzazione». Così sintetizza Enrico Giovannini, ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. «In questo bilancio dei primi sei mesi abbiamo voluto mettere in luce le priorità e le linee strategiche su cui si è concentrata l’azione del Mims e su cui continueremo a impegnarci nei prossimi mesi. Queste, in linea con gli obiettivi del Governo Draghi, sono cruciali per rilanciare la crescita e contribuire allo sviluppo del Paese, migliorare la qualità della vita delle persone e la competitività delle imprese, ridurre le disuguaglianze tra i diversi territori e accelerare la transizione digitale ed ecologica attraverso riforme, misure di semplificazione e nuovi investimenti in infrastrutture e mobilità che mettono al centro la sostenibilità economica, sociale e ambientale».

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Priorità e linee strategiche

Quattro le linee strategiche del ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. La prima è di rilanciare e accelerare gli investimenti, sbloccando le opere “incagliate”, semplificando e innovando la normativa sui contratti e definendo percorsi rapidi per gli interventi PNRR e Fondo Complementare. La seconda è quella di realizzare la transizione digitale ed ecologica, attraverso il disegno e l’attuazione del PNRR e del Fondo Complementare, l’introduzione della sostenibilità nella programmazione e la progettazione delle opere, e il rafforzamento della sicurezza delle infrastrutture. La terza affronta il tema delle emergenze e delle criticità, in particolare l’emergenza Covid-19 per il settore dei trasporti e le criticità territoriali e settoriali. Infine, la quarta riguarda la trasformazione del modo di lavorare del Ministero stesso e si propone di puntare su organizzazione, integrazione. apertura e gestione sostenibile, velocizzando i decreti, rafforzando i sistemi informativi e di controllo, con nuove competenze e valorizzazione del personale.