Vedere oltre l’orizzonte: Passepartout e la strategia post pandemia

Vedere oltre l’orizzonte: Passepartout e la strategia post pandemia

È arrivato il momento di ripartire e Passepartout è pronta a ribadirlo ai suoi partner commerciali, in occasione del primo incontro dal vivo dall’inizio della pandemia. Di nuovo insieme per costruire il futuro, è questo il tema portante di CONVENT1ON ISLAND 2021: il consueto meeting aziendale che quest’anno sbarca in Sardegna, presso il Resort Le Dune di Badesi (SS).

I lavori iniziano proprio nel momento in cui la Commissione europea ha versato all’Italia la prima tranche di fondi (pari a 24,9 miliardi di euro) previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finanziato in larga parte con il Recovery Fund. Il pacchetto di investimenti e riforme presenti nel piano, rappresenta la risposta concreta del nostro Paese agli effetti negativi del Covid-19 sull’economia nazionale.

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La crisi pandemica si è abbattuta su un Paese già fragile dal punto di vista economico con una crescita stagnante, lontana dagli incrementi di Pil delle principali nazioni europee negli ultimi dieci anni. Tra le cause di questa crescita lenta, il PNRR identifica un andamento negativo dell’indice di produttività italiano, dovuto principalmente alla scarsa capacità delle PMI di recepire innovazione tecnologica. Difficoltà sottolineate anche dall’indice comunitario di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI) che pone l’Italia al quartultimo posto nell’eurozona. L’innovazione digitale diventa così il primo pilastro del recovery plan nazionale che mette a disposizione delle aziende produttive oltre 18 miliardi di euro grazie al piano Transizione 4.0 (evoluzione del precedente programma Industria 4.0).

Per un’azienda come Passepartout e per i suoi partner commerciali, da sempre impegnati nel processo di digitalizzazione delle imprese italiane, il PNRR rappresenta un’occasione propulsiva dell’attività di innovazione tecnologica del tessuto produttivo. Un’opportunità imperdibile che implica però una svolta, necessaria a cogliere la domanda di trasformazione digitale delle filiere produttive che, verrà generata dalla disponibilità di nuovi fondi, sotto forma di credito di imposta. In questo senso Passepartout ha identificato due direttrici di sviluppo del proprio gestionale per le PMI, Mexal: l’efficientamento del modulo produzione, unito alla possibilità di dialogare con i macchinari connessi e l’ampliamento delle funzioni per la logistica, arrivando a integrare la rete commerciale con il gestionale. Tutto ciò senza dimenticare, i fondi del recovery plan nazionale che, saranno presto disponibili per la transizione ecologica e per tanti altri settori dove Passepartout opera da sempre come agricoltura, turismo e cultura.

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Il desiderio di intercettare le risorse di Transizione 4.0 ha imposto anche uno storico cambio di filosofia nella strategia di investimento di Passepartout. Per la prima volta infatti l’azienda ha attuato un piano di crescita per linee esterne, andando ad acquisire negli ultimi dodici mesi, le quote di maggioranza di due società: IF Technology e Zerodo, protagoniste attive nella digital transformation del comparto produttivo e logistico, di tante realtà economiche italiane. Una mossa dettata da esigenze di time to market, vista l’imminente decorrenza del nuovo piano di politica industriale (al via dal 16 novembre) e da ovvie logiche di customer retention e accesso a nuovi mercati.

IF Technology è un’azienda emiliana, impegnata in innovazione tecnologica per le smart factory proprio nell’ambito del piano Transizione 4.0. Mediante il know-how acquisito dall’azienda in trenta anni di esperienza nella digitalizzazione della produzione, Passepartout sarà presto in grado di offrire ai suoi clienti un MES (Manufacturing Execution System) da affiancare a Mexal e un sistema di collegamento in tempo reale con le macchine di lavorazione connesse, mediante driver proprietari.

Zerodo è una società barese che si occupa da più di dieci anni di sales automation e logistica, con un ventaglio di soluzioni mobile in grado di facilitare la gestione delle operazioni di vendita e magazzino. L’offerta Passepartout si arricchisce così di nuovi applicativi per la raccolta ordini, tentata vendita e assistenza ma soprattutto, di un avanzato WMS mobile che permette di gestire ogni fase operativa del transito di merci in magazzino.

Per la prima volta durante questo anno, Passepartout, oltre a partecipare due aziende esterne, ha scelto di svolgere un’operazione particolare anche nella gestione di un partner commerciale costretto a cessare la propria attività. È nata così la prima esperienza di investimento diretto nella rete, con la creazione di PassBari, rivenditore indipendente per la Puglia.

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In occasione della convention annuale, Passepartout presenta ai propri partner e alla stampa anche i numeri del primo anno di pandemia. Positivi nonostante tutto, gli incrementi di fatturato per la divisione aziende (+3% rispetto al 2019) e professionisti (+7%), con un trend di crescita costante anche al 30 giugno e un aumento complessivo del 2,5% (2020 su 2019). Nel comparto PMI a far registrare la migliore performance di crescita è il retail con un +17% al 31 dicembre 2020 e un +6% a metà anno in corso rispetto al precedente. Per quanto riguarda la divisione Ho.Re.Ca., sono stati registrati aumenti importanti nel fatturato delle soluzioni per ristoranti (+24% al 31 dicembre 2020), dovute all’alta domanda di sistemi digitali per il food delivery durante la pandemia e una crescita in forte aumento dell’offerta hôtellerie, soprattutto dopo il termine delle restrizioni imposte al settore dell’ospitalità (+10% nei primi sei mesi del 2021 rispetto al 2020).

Il bilancio positivo del fatturato riguarda anche i servizi Cloud (+16% rispetto al 2019), sospinti dalla forte domanda di soluzioni gestionali accessibili ovunque, per attuare politiche di lavoro a distanza. Cresce anche il totale delle installazioni (+3%) e degli utenti (+3,7%) con una previsione di un parco installato oltre le 31mila unità a fine anno.