Entrambe hanno stretto accordi con produttori verticali per supportare il settore
A un anno esatto dall’inizio della carenza di chip, che sta ancora influenzando la produzione di prodotti di moltissimi segmenti, tra cui le automobili, Ford ha annunciato una collaborazione con il produttore di hardware GlobalFoundries. La nota, pur non scendendo nei termini specifici, menziona i piani “per far progredire la produzione di semiconduttori e lo sviluppo tecnologico negli Stati Uniti”.
Senza impegnarsi a costruire impianti, le due società affermano che “esploreranno opportunità di produzione di semiconduttori ampliate per supportare l’industria automobilistica”. E, in questa nuova occasione data alle compagnie automotive, Ford non è sola. Il CEO di General Motors, Mark Reuss, ha affermato che la sua azienda sta lavorando allo sviluppo di nuovi chip con molti partner di semiconduttori come Qualcomm, TSMC e altri.
Far fronte alle richieste
Il vicepresidente della divisione software e controlli integrati di Ford, Chuck Gray, ha dichiarato al Wall Street Journal: “sentiamo di poter davvero aumentare le prestazioni dei prodotti e la nostra indipendenza tecnologica”. GlobalFoundries si è staccata da AMD nel 2009, diventando il quarto produttore mondiale di semiconduttori, dietro TSMC, Samsung e UMC, realizzando parti hardware perle stesse AMD, Qualcomm e persino Samsung.
La società è diventata pubblica il mese scorso e il suo CEO ha dichiarato che la fornitura di chip è già tutta prenotata fino al 2023. La domanda di processori da parte dell’industria automobilistica è aumentata negli ultimi anni per accogliere le nuove tecnologie a bordo dei veicoli. Aggiungiamo a questo i noti problemi nella catena di approvvigionamento legati alla pandemia e otterremo una situazione critica che potrebbe andare avanti per anni, non solo mesi.
