Apple e Google si oppongono alle decisioni antitrust del Senato americano

Apple e Google si oppongono alle decisioni antitrust del Senato americano

Due disegni di legge al voto oggi potrebbero avvalorare il sideload delle app

Il Senato statunitense è al lavoro per discutere gli American Innovation and Choice Online Act e l’Open App Markets Act, due disegni che mirano a diminuire le posizioni dominanti dei big dell’hi-tech, come Apple e Google, ad esempio nel campo dell’offerta delle app anche su store di terze parti. E non è un caso se proprio le due aziende si siano unite per opporsi ai programmi della politica, intensificando gli sforzi per annullare i progetti di legge. Secondo CNBC, Apple ha recentemente dichiarato ai legislatori che la legge renderebbe gli utenti iPhone meno sicuri.

“La proposta mette in pericolo i consumatori a causa del rischio reale di violazione della privacy e della sicurezza” ha affermato Apple in una lettera vista dalla CNBC. L’azienda prende di mira specificamente il sideload delle app come una potenziale minaccia. Una delle disposizioni dell’Open App Markets Act obbligherebbe i titolari della piattaforma a consentire ai consumatori di caricare il software e installare app store di terze parti. “Ma, se Apple è costretta ad abilitare il sideload, milioni di americani probabilmente subiranno attacchi di malware sui loro telefoni che altrimenti sarebbero stati fermati”, afferma la società nella lettera.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Con un post di Kent Walker, presidente degli affari globali e chief legal officer, Google ha preso una posizione simile. “Google è in grado di proteggere miliardi di persone in tutto il mondo dagli attacchi informatici perché integra la sicurezza e la protezione della privacy nei suoi servizi”. Il manager avverte che le modifiche potrebbero danneggiare la capacità di integrare funzionalità di sicurezza automatizzate nei servizi del colosso americano. Afferma inoltre che i progetti di legge potrebbero danneggiare la capacità dell’azienda e quella delle sue controparti statunitensi di competere con le controparti straniere, costringendole a ottenere l’approvazione dai “burocrati del governo” ogni volta che intendono rilasciare nuove funzionalità o affrontare problemi esistenti.

Leggi anche:  Il Gruppo E acquisisce il 26% delle quote di Memori

La Coalition for App Fairness, un’organizzazione co-fondata da Epic e Spotify, segue invece la strada del Senato, volendo far pressione sulle due società affinché cambino le politiche degli app store. “Portare avanti questa importante legislazione invia un messaggio chiaro e inequivocabile che il controllo monopolistico dell’ecosistema delle app non è più accettabile” ha affermato il gruppo. La commissione giudiziaria del Senato discuterà entrambi i progetti di legge oggi. Qualora passassero, la conversone richiederà del tempo, settimane se non mesi per divenire realtà.