Dario Pagani, manager di valore con dei valori

Dario Pagani, manager di valore con dei valori

Carriera, passioni sportive e tempo libero. Ritratto di Dario Pagani, enterprise VP Global Digital & IT di ENI. Manager con i piedi per terra e gli occhi puntati al futuro. Dalla famiglia al lavoro, la stessa fedeltà

Con questo numero di Data Manager, prende il via una rubrica che ogni mese mostrerà i lati nascosti di alcuni dei nostri IT manager – i CIO con la “I” che sta per Information ma talvolta anche per Innovation, visto che tecnologia implica innovazione e viceversa, senza dimenticare che talvolta quella “I” diventa “D” come Digital o “T” come Technology, e sempre più spesso è un mix di queste. Cominciamo da un pilastro del panorama tecnologico nazionale: Dario Pagani, enterprise VP Global Digital & IT di ENI. Un manager di successo a guida di una direzione che ha l’obbligo di credere nel digitale come leva dell’innovazione di prodotto ma che non può mai dimenticare il ruolo strategico della tecnologia nella gestione quotidiana del business. Come tutti i CIO è uomo con i piedi per terra e gli occhi puntati al futuro: caratteristica che come vedremo lo segue anche al di fuori della sfera lavorativa. Laurea in Scienze Economiche, milanese di nascita e residente poco fuori Milano, 62 anni, sposato con Patrizia da oltre 40, due figli – Andrea (43) e Luca (34) – un nipote Federico (13). Appassionato di sport li segue un po’ tutti, in particolare tennis e pallavolo, con una predilezione per il calcio. Calciatore in gioventù, oggi pratica – come lo definisce lui stesso – il «calcio da divano» – e da questa location soffre e gioisce per la sua squadra del cuore: l’Inter.

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Quando non è impegnato nel suo “sport” preferito e si vuole rilassare (è noto che negli ultimi anni essere tifosi dell’Inter non è stato proprio un passatempo rilassante: lasciatelo dire a chi come lui condivide questo “impegno”) gli piace ascoltare musica, soprattutto di cantautori italiani – in primis Dalla, De Gregori e Zucchero. Dario definisce la propria giornata tipo non lavorativa come – «vita in famiglia, tra figli, nipote e soprattutto moglie». Un lavoro oltre il lavoro, con molti impegni e pensieri e allo stesso tempo tanta gioia e tante soddisfazioni. Il suo lavoro prevede grandi responsabilità – coordina un team di circa 1.200 persone, continui spostamenti e necessità di aggiornamento continuo. Grande stress ripagato da soddisfazioni ma costellato anche di momenti difficili in cui occorre essere decisi e reattivi, oltre che competenti. Occorre poi ricordare come il ruolo aziendale di Dario comporti impegno e attenzione continui a livello relazionale sia nei confronti dei propri collaboratori che dei cosiddetti stakeholder e degli uomini di business. Forse, è proprio per questo stress e per l’affetto verso la propria famiglia che la sua vacanza tipo riflette la necessità di fermarsi a riprendere fiato e rilassarsi. Infatti, Dario predilige la vacanza – «stanziale» – poche settimane, massimo tre o quattro l’anno, al mare o in campagna, dove lo sguardo può spaziare su ampi panorami.

In estate preferisce il mare, la spiaggia, il sole – tanto sole per recuperare il tempo passato chiuso in ufficio. Quella che ripete più spesso Dario è la parola – «relax» – che rispecchia la sua necessità di fermarsi ogni tanto, rallentare e guardarsi indietro per vedere cosa si è realizzato e muovere lo spazio verso orizzonti lontani pensando a cosa si può e si deve ancora fare. Dario non beve e non fuma ma è molto goloso, soprattutto di gelati (e forse, si spiega con questa sua preferenza anche il perché preferisca le vacanze estive al mare, dove il caldo fa apprezzare ancora di più un bel cono gelato sotto l’ombrellone!).

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Chi conosce Dario lo vede come un uomo tranquillo e pacato, un grande professionista – deciso ma sempre rispettoso delle idee altrui, pronto al colloquio e alla condivisione. Dario non è un personaggio da palcoscenico ma un uomo di sostanza che realizza progetti tutti i giorni mentre ne immagina altri. Dario però è soprattutto – lasciatemelo dire – un uomo con dei valori forti che si porta dietro dalla sfera lavorativa a quella famigliare, o forse sarebbe meglio dire il contrario! Una famiglia, un lavoro, la stessa dedizione, gli stessi valori, la stessa fedeltà.


Luciano Guglielmi CIO, direttore comitato di indirizzo Fondazione per la Sostenibilità Digitale, senior advisor PwC, Board member and ambassador CIO AICA Forum