Spindox acquisisce il 51% della cagliaritana Stackhouse

Spindox acquisisce il 51% della cagliaritana Stackhouse
Filippo Candio, Amministratore Delegato di Stackhouse

L’operazione consente al Gruppo Spindox di integrare la propria offerta con ulteriori risorse e competenze nel full-stack development. Al via la ricerca di sviluppatori junior e con esperienza per rafforzare il team nel capoluogo sardo

Spindox S.p.A. (la “Società” o “Spindox”, TICKER: SPN), società di riferimento nel mercato dei servizi e dei prodotti ICT (Information & Communication Technology) destinati all’innovazione digitale nel business delle imprese, comunica di aver finalizzato l’acquisizione del 51% delle quote che compongono il capitale sociale di Stackhouse Srl (Stackhouse nel seguito), società italiana con sede a Cagliari specializzata nello sviluppo full-stack di applicazioni multipiattaforma (mobile/web), con forti competenze sia lato front end, sia lato back-end (HTML, CSS, JavaScript, PHP, Python e altri linguaggi di scripting).

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Parte contestualmente il piano di sviluppo della società, che punta al raddoppio dei dipendenti nel giro dei prossimi mesi. Per questo è prevista l’assunzione di nuovi sviluppatori, sia con un profilo junior sia con maggiore esperienza, da inserire nella sede cagliaritana di Stackhouse, in Viale Trieste. L’acquisizione di Stackhouse permette a Spindox di consolidare ulteriormente le proprie competenze in ambito di sviluppo full stack, particolarmente per quanto riguarda il front-end. Spindox è da sempre focalizzata sulla qualità dell’esperienza utente e ha da anni constatato le rigidità delle app native. Il paradigma ibrido e PWA è stato abbracciato da anni grazie a progetti realizzati su framework Iconic, React Native e con la libreria di Flutter.

Stackhouse porta in Spindox competenze straordinarie e amplia ulteriormente le già solide abilità di sviluppo frontend grazie a tecnologie come ReactJS, React Native e NodeJS. Particolarmente degno di nota è anche il tool proprietario sviluppato da Stackhouse, Flower JS. Il tool permette di sviluppare attraverso un’interfaccia grafica a diagrammi di flusso, garantendo una qualità elevata e velocizzando i tempi di sviluppo. Grazie agli accordi presi il team di Stackhouse è già passato da otto dipendenti a ventitre. Al timone sono, e rimarranno, i soci fondatori: Giulia Podda e Andrea Zucca, sotto la guida dell’A.D. Filippo Candio che ha gestito dall’inizio la crescita e gli accordi con Spindox. Questa acquisizione è il coronamento di una collaborazione che dura da quattro anni, durante i quali la software house ha dimostrato di essere efficiente, più che puntuale e all’avanguardia.

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Luca Foglino, Amministratore Delegato di Spindox, ha dichiarato: «Spindox e Stackhouse si presentano insieme sul mercato con una massa critica ancor più significativa e con competenze tecniche di altissimo livello. Com’è noto, la figura del full-stack developer è quella più completa e più richiesta oggi per lo sviluppo di esperienze web e mobile di ultima generazione. Da noi i professionisti che aspirano a crescere entro questo percorso di carriera trovano l’ambiente migliore: progetti stimolanti, metodologie all’avanguardia e colleghi di altissima seniority da cui imparare qualcosa ogni giorno. Con l’ingresso di Stackhouse nel Gruppo Spindox il nostrocentro di competenza full-stack diventa davvero super full-stack».

Filippo Candio, Amministratore Delegato di Stackhouse, ha dichiarato: «Essere entrati a far parte del Gruppo Spindox è un grande onore. Ancora più importante però è la grande opportunità lavorativa che, con il piano di sviluppo, Spindox e Stackhouse daranno a tanti giovani nel futuro: opportunità, serenità e prospettive»