Salvagnini Group, la trasformazione parte da un gestionale unico

Salvagnini Group, la trasformazione parte da un gestionale unico
Tania Romio, CIO di Salvagnini Group

Con un progetto digitale importante, il colosso italiano delle macchine per la lavorazione della lamiera ha adottato Infor LN nelle numerose sedi in Italia e all’estero

Le aziende manifatturiere sono sempre più automatizzate. Macchine connesse in grado di produrre in maniera efficiente e veloce, lasciando all’uomo compiti di valore sempre più alto, disegnano uno scenario attuale e in continua evoluzione. Dietro questi processi servono piattaforme all’altezza di accogliere il cambiamento, con organizzazioni capaci di abbracciare la trasformazione digitale, dalla quale non si torna indietro. È la storia del Gruppo Salvagnini, che ha intrapreso un percorso di evoluzione dei sistemi interni a partire dall’ERP, lasciandosi alle spalle quello che fu Baan e adottando la flessibilità e il dinamismo di Infor LN. L’obiettivo? Semplificare la visione delle commesse di uno dei colossi dell’industria italiana, dentro e fuori il Paese. Salvagnini si occupa di progettazione, produzione e vendita di macchine e sistemi per la lavorazione della lamiera: punzonatrici, pannellatrici, pressopieghe, macchine taglio laser in fibra, linee FMS, magazzini automatici e software. Nasce a Milano nel 1963, ha 5 stabilimenti di produzione, 23 sedi operative, 1750 dipendenti e oltre 7.000 installazioni realizzate.

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IL GESTIONALE UNICO

Dieci anni fa, Gruppo Salvagnini ha avviato un progetto di aggiornamento delle piattaforme in uso, con la volontà di adottare un gestionale che potesse rispondere alle esigenze di crescita e internazionalizzazione. «A differenza di altri, siamo partiti con una prima implementazione in sedi più piccole, per poi procedere con un’adozione maggiore» – ci spiega Luca Barbato, IT application manager di Salvagnini Group. «L’idea che avevamo in mente, e che ci guida ancora oggi, era una sola: ridurre l’utilizzo di software e piattaforme per tutte le sedi al mondo, arrivando a gestire tutto attraverso tre sistemi, a cominciare dall’ERP». Un cambio di passo non solo tecnologico ma anche culturale, come sottolinea Tania Romio, CIO di Salvagnini Group: «Quando si pensa ad un progetto del genere bisogna considerare ogni singolo aspetto, dalla produzione agli altri ambiti coinvolti. Non si può pensare di approcciare un nuovo gestionale in tempi brevi e senza una fondamentale preparazione». In un anno e mezzo, l’headquarter è passato da Baan a Infor LN, con la previsione, nel 2023, di implementare la migrazione di Salvagnini Corea e Matrix Tools. Il tutto, grazie al supporto di Altea IN.

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Luca Barbato, IT application manager di Salvagnini Group

INFOR LN CON ALTEA IN

«Essere accompagnati dalla competenza delle persone di Altea IN nel percorso verso Infor LN ha rappresentato un valore aggiunto per il progetto e ne ha velocizzato l’adozione» – afferma Barbato. «Anche perché, già nella fase di analisi delle possibili soluzioni, con Altea IN avevamo cominciato a studiare prototipi di elementi specifici con cui il nuovo gestionale sarebbe stato caratterizzato, così da rendersi conto, quasi in tempo reale, di quello che sarebbe cambiato e delle operazioni da mettere in atto». Una delle nuove opportunità che si sono aperte con la migrazione a Infor LN, spiega il CIO Romio, è l’opportunità di personalizzare i moduli in funzione delle necessità: «Possiamo addirittura aggiungere e modificare le funzionalità delle macchine vendute al cliente anche dopo la consegna, agendo da remoto, così da velocizzare la presa in carico di molte richieste».

L’ingresso di Infor LN negli uffici, negli stabilimenti e nei magazzini Salvagnini Group è solo l’inizio di un processo di ulteriore business transformation. «Per il futuro guardiamo naturalmente al cloud» – sottolinea Barbato. «La stessa Infor, del resto, rilascerà nuove patch e aggiornamenti futuri solo tramite update in questa modalità. Si tratta dunque di allinearci a un trend tecnologico che consideriamo oramai consolidato. Anche il Gruppo Salvagnini entra, a passi ragionati, nel mondo della gestione operativa in cloud». È in questo modo che prende corpo la cosiddetta smart factory, la fabbrica intelligente e connessa: robot, macchine, sistemi e intere catene di fornitura che, in automatico, dialogano scambiandosi dati e informazioni. Obiettivo: migliorare la qualità del lavoro e dare soddisfazione ai clienti.