Schneider Electric partner dell’IT sostenibile

Schneider electric partner dell’IT sostenibile

Se non è misurabile non è veramente green. La sostenibilità delle infrastrutture IT alla prova dei fatti. Come definire la corretta strategia grazie a un approccio unificato

L’osmosi tra IT e tecnologie energy ha creato due scenari paralleli, quello dell’IT per l’efficienza energetica e quello dell’efficienza energetica dell’IT. Negli ultimi anni, la diffusione di soluzioni IT-based volte a facilitare e automatizzare il processo di raccolta e rielaborazione delle informazioni sui consumi energetici ha permesso a data center che sono diventati sempre più potenti di contenere la richiesta di energia per il funzionamento, ma l’interconnessione e la digitalizzazione stanno a loro volta aumentando la dipendenza energetica delle aziende e ci si chiede fino a quando l’equilibrio reggerà ancora. Nel frattempo, la crisi climatica ha messo sotto stretta osservazione le emissioni climalteranti dei processi produttivi, su cui le componenti IT nel loro complesso impattano in modo significativo. Inoltre, la maggiore attenzione dei consumatori nei confronti dei temi legati alla sostenibilità ambientale è diventata un fattore che le imprese utilizzano per distinguersi sul mercato. Alla luce di questi elementi, e al netto di atteggiamenti “green” di sola facciata, anche le aziende del settore IT hanno iniziato a razionalizzare i comportamenti in tema di sostenibilità.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

DINAMICHE DI EFFICIENZA ENERGETICA

«Articolato, misurabile, fatto di metriche e indicazioni chiare» – sono queste le caratteristiche di un approccio corretto al tema del green computing secondo Silvia Olchini, vice president della divisione Secure Power di Schneider Electric in Italia. «Il tema della sostenibilità delle infrastrutture IT è sempre più di grande attualità per l’importanza rivestita nel generale processo di trasformazione digitale in atto e per le caratteristiche peculiari che distinguono i data center: alti consumi energetici e di acqua. Per questo è necessario poter mettere in campo un approccio specifico, integrato, olistico, basato non soltanto su analisi di consumo energetico ma su tecnologie digitali per misurare i progressi nella gestione delle risorse di questo settore. Per Schneider Electric la sostenibilità è un valore essenziale, che perseguiamo trasversalmente in ogni mercato da noi seguito, il nostro core è infatti offrire soluzioni di efficientamento energetico ed essere a fianco dei nostri clienti come partner digitali di un cambiamento sostenibile. Per questo abbiamo realizzato un framework di riferimento per il settore, in grado di agevolare la messa a punto di metriche misurabili e calcolabili nel tempo per poter definire un percorso e una strategia sostenibile che si evolve nel tempo. Questo è importante per la brand reputation e per i profitti ma, soprattutto fornisce le chiavi per agire come soggetti responsabili dell’ecosistema complesso in cui tutti viviamo». Nonostante i passi avanti sul fronte dell’efficienza, all’interno del perimetro IT l’area più energivora e impattante in quanto a emissioni di gas serra (GHG) è quella del data center, che secondo una stima dell’ENEA assorbe ben il 18% dell’energia totale consumata dal settore informatico. «Interconnessione, digitalizzazione e gestione di dati in continua crescita richiedono più energia per sostenere le prestazioni. La misurazione delle dinamiche di efficienza energetica non può più essere legata soltanto al PUE, ma deve allargarsi a metriche che valutano l’impatto sull’ambiente».

Leggi anche:  Samsung, il 17 gennaio arriva Galaxy AI

STRATEGIA UNIFICATA

Il framework fornito da Schneider Electric– come spiega Silvia Olchini – si basa su 23 metriche di sostenibilità, suddivise in cinque macrocategorie: «Il consumo dell’energia, le emissioni di gas serra, l’utilizzo di sistemi di raffreddamento ad acqua – il cooling è uno degli aspetti fondamentali nel consumo energetico –, le dinamiche dell’economia circolare che comprendono la produzione e il riuso dei rifiuti, e infine l’impatto sulla biodiversità, vale a dire il pianeta Terra. Su questa struttura si basa la nostra dinamica di misurazione per indirizzare un approccio concreto ai temi della sostenibilità». Stando ai dati di due ricerche indipendenti condotte da Schneider Electric a livello globale in collaborazione con Research 451 e Forrester, molte aziende credono di essere più avanti nel percorso di sostenibilità di quanto non lo siano realmente. «La digitalizzazione oggi richiede maggiore potenza di calcolo, affidabilità e resilienza per questo si assiste alla diffusione di un’infrastruttura IT ibrida – edge computing, IT distribuita e micro data center – in diversi ambiti: dall’industria alla sanità, in tutti gli ambiti dove la continuità di alimentazione e di servizio è critica per l’attività. Anche qui l’efficienza e la capacità di adattarsi alle dinamiche ambientali sono importanti. Con le soluzioni tecnologiche di oggi è possibile partire bene sin dall’inizio, in Schneider Electric parliamo di prodotti Green Premium, realizzati in un’ottica di sostenibilità, circolarità ed efficienza energetica perché per noi è importante poter accompagnare e supportare il cliente e tutto l’ecosistema IT in una transizione al digitale di successo, resiliente, affidabile e sostenibile.

Per maggiori informazioni scarica la tua copia del report: Research 451 Forrester

 

Leggi anche:  Dai server allo Spazio, HPE oltre il confine dell'edge