Sfruttare i dati dei sistemi di sicurezza fisica per migliorare l’operatività e l’esperienza del cliente

Sfruttare i dati dei sistemi di sicurezza fisica per migliorare l’operatività e l’esperienza del cliente

Di norma, molti dati acquisiti dai sistemi di sicurezza fisica rimangono inutilizzati. Sfruttare al massimo tali dati non significa solo ottenere una visione più ampia della sicurezza, ma anche ottimizzare le operazioni, ricavare informazioni e migliorare l’esperienza dei clienti.

Per ottenere ciò, è necessario passare da sistemi indipendenti a una piattaforma aperta e unificata, che integri in una sola interfaccia la gestione video (VMS), il controllo accessi (ACS), il riconoscimento targhe (ALPR) e altri sistemi critici per la vendita al dettaglio, come il monitoraggio delle intrusioni e la reportistica dei punti vendita (POS).

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Ottimizzazione delle operazioni di sicurezza fisica

Attraverso l’unificazione, gli addetti alla sicurezza possono recuperare i video associati alle aree di self-checkout in caso di furto, svolgendo le indagini in modo più rapido ed efficace. Gli stessi video possono essere riutilizzati per scopi formativi o condivisi con le forze dell’ordine. Una visione globale del negozio rende più efficiente il lavoro del team di sicurezza.

Contemporaneamente, i team IT perdono meno tempo nell’aggiornamento dei software.

I retailer stanno inoltre approntando strumenti atti a combattere la crescente criminalità organizzata nel settore della vendita al dettaglio (ORC). Ciò include l’analisi video presso i POS/self-checkout, i monitor dei punti vendita, le telecamere indossabili (BWC), l’ALPR e altro.

Parallelamente è fondamentale che la sicurezza informatica e la protezione dei dati dei clienti rimangano in primo piano. La piattaforma di sicurezza unificata va quindi progettata tenendo conto della cybersecurity, in modo da mitigare il rischio di attacchi hacker e di violazione dei dati.

Ottimizzare l’operatività del business

Purtroppo, i budget per la prevenzione delle perdite non aumentano con la stessa rapidità e complessità delle minacce che causano le differenze inventariali. L’integrazione delle riprese video con altre analisi, come la direzione di marcia, la mappatura del calore o il conteggio delle persone, può fornire informazioni sul numero dei clienti o la lunghezza delle file alle casse, stabilendo quando è necessario personale aggiuntivo. Strumenti di stima dell’utilizzo degli spazi come Genetec Kiwivision monitorano quante persone si trovano in date aree, per gestirne l’occupazione nel rispetto delle norme.

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Le tecnologie ALPR tracciano chi entra e ha accesso ai prodotti e possono verificare le informazioni sulla targa e identificare i veicoli sospetti prima di consegnare un ordine.

Anche l’approvvigionamento può trarre vantaggio dalle tecnologie di sicurezza. Tramite i codici a barre e la videosorveglianza, si possono ridurre le perdite tracciando le merci mentre si muovono attraverso i centri di distribuzione.

Ottimizzare la business intelligence

Le moderne telecamere di sicurezza identificano quali sono gli orari e/o le aree più frequentate. Le tecnologie LiDAR o simili possono ottenere informazioni sui tempi di permanenza, sulle code e sui colli di bottiglia, calcolando il tempo necessario a un cliente per spostarsi. Lo stesso approccio può essere applicato per identificare e segnalare le auto che superano i limiti prestabiliti di parcheggio.

Telecamere posizionate strategicamente possono generare avvisi quando le scorte scendono al di sotto del livello predefinito o se non ci sono articoli sullo scaffale. Possono inoltre identificare i dati demografici, utilizzabili per decisioni di marketing e segnaletica mirate.

Infine è importante archiviare solo i dati necessari per migliorare la sicurezza e l’esperienza del cliente, nonché essere trasparenti sulle informazioni raccolte e perché. Strumenti come Genetec Privacy Protector mascherano dinamicamente l’identità delle persone, per evitare inutili intrusioni nella sfera individuale.