Le sfide della comunicazione nell’era dell’hybrid working

Le sfide della comunicazione nell’era dell’hybrid working

Come evolve la telefonia aziendale per supportare al meglio i nuovi modelli lavorativi: l’analisi di NFON

Collaborazione, empatia, sicurezza e flessibilità: sono questi i fattori che stanno plasmando i nuovi modelli lavorativi nel mondo post pandemia. Il tutto, nell’ottica di favorire una nuova era del lavoro all’insegna dell’hybrid working, in cui senza difficoltà si alternano lavoro in presenza e da remoto.

Tuttavia, il ricorso massivo e prolungato a queste modalità di lavoro durante la pandemia ne ha fatto emergere le problematicità, ad esempio la mancanza delle interazioni sociali che possono avvenire solo in presenza e, di conseguenza, la maggiore esposizione a stress.

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Il «Rapporto sul benessere del lavoro da casa 2022», una ricerca condotta in 8 Paesi da NFON, provider leader di soluzioni di comunicazione aziendale in cloud (Cloud PBX) in collaborazione con Statista Q, è volto a far emergere esattamente queste contraddizioni.

Nonostante il 36,5% degli intervistati italiani dichiari di avere raggiunto grazie allo smartworking un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, con più tempo per famiglia e amici, il 28,4% afferma che il carico di lavoro è aumentato, e per il 23,3% sono salite le ore di impegno aziendale.

Paolo Fortuna, managing director NFON Italy, Iberia & France, lo definisce «il paradosso del lavoro da casa»: una maggiore produttività e flessibilità che però evidenziano alcuni problemi, come il senso di isolamento degli homeworker ed episodi di stress dovuti spesso alla mancanza di tecnologie adeguate al lavoro da remoto.

Il passaggio al modello ibrido richiede, infatti, non solo una riorganizzazione delle modalità di lavoro dei team, ma anche e soprattutto degli spazi aziendali e degli strumenti utilizzati, proprio per migliorare la comunicazione ed evitare il senso di distacco dai colleghi riportato dal campione intervistato.

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La possibilità di lavorare da remoto crea indubbiamente nuove opportunità lavorative, ma non vanno trascurate le sfide che questo comporta. Con parte della forza lavoro di un’azienda che lavora da remoto, la leadership dell’organizzazione dovrà assicurarsi che tutti i membri del proprio team rimangano ingaggiati e che possano comunicare all’interno e all’esterno della propria azienda senza difficoltà.

Strumenti come Cloudya di NFON, nascono esattamente con questo scopo. Questo servizio di comunicazione aziendale, che va a sostituire il centralino tradizionale ancora in uso in moltissime aziende, offre funzionalità che abilitano il lavoro e la collaborazione da remoto, rendendo i propri dipendenti raggiungibili ovunque essi siano.

Cloudya, infatti, permette di fare e ricevere chiamate da PC e telefoni fissi o, scaricando una semplice app, su smartphone e tablet: i dipendenti possono così collegare il loro numero aziendale fino a un massimo di nove dispositivi per ogni interno per comunicare con tutti in ogni momento.

Inoltre, il servizio di NFON offre funzionalità di videoconferenza, per migliorare ulteriormente la collaborazione tra utenti distanti dall’ufficio, oltre alla possibilità di integrare soluzioni di comunicazione avanzate con strumenti aziendali, come CRM ed ERP, in modo facile, intuitivo e senza la necessità di installare server, e di integrarsi con altri tool sempre più utilizzati, come Microsoft Teams.

In più, per chi vuole offrire un servizio clienti efficace con team operativi anche da remoto, NFON ha pensato a una soluzione che permette di gestire tutti i canali di contatto più utilizzati nel customer service (telefono, e-mail, Whatsapp, Facebook Messenger, Chatbot, SMS, Teams e molto altro) tramite un’unica piattaforma. Attraverso Contact Center Hub di NFON, infatti, i team di assistenza clienti possono essere raggiunti dai propri clienti anche lavorando da casa, e attraverso ogni canale.

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Una brillante innovazione per le aziende che vogliono favorire la flessibilità operativa, traendo anche un vantaggio in termini di produttività, efficientamento e risparmio di risorse.

D’altronde, come sottolinea Paolo Fortuna «ll modello di lavoro a distanza o remote working diverrà lo standard, su questo non c’è più alcun dubbio (…). A vincere o emergere nel mercato del lavoro saranno certamente coloro che sapranno imparare rapidamente dalle esperienze passate».