Oltre 100 artisti contro il riconoscimento facciale ai concerti

Oltre 100 artisti contro il riconoscimento facciale ai concerti

Boicottati decine di eventi per spingere gli organizzatori ad abbandonare la tecnologia

Oltre 100 artisti, tra cui Tom Morello e Zack De La Rocha, si sono impegnati a boicottare i locali che utilizzano la tecnologia di scansione del volto. La mossa è stata organizzatadal gruppo di difesa dei diritti digitali Fight for the Future e chiede il divieto della tecnologia di scansione del volto in tutti gli eventi dal vivo. Gli artisti che hanno firmato l’impegno includono Boots Riley, Wheatus, Anti-Flag, Downtown Boys e altri 80. Anche luoghi indipendenti più piccoli negli Stati Uniti come House of Yes a Brooklyn, Lyric Hyperion a Los Angeles e Black Cat a D.C. si sono impegnati a non utilizzare la tecnologia di riconoscimento facciale per i loro spettacoli.

Leila Nashashibi, attivista di Fight for the Future, ha spiegato: “Le aziende tecnologiche di sorveglianza stanno proponendo strumenti di dati biometrici come ‘innovativi’ e utili per aumentare l’efficienza e la sicurezza. Non solo è falso, è moralmente corrotto”. Ha continuato: “Per cominciare, questa tecnologia è così imprecisa che in realtà crea più danni e problemi di quanti ne risolva, attraverso l’errata identificazione e altri difetti tecnici. Ancora più spaventoso, però, è un mondo in cui tutta la tecnologia di riconoscimento facciale funziona perfettamente al 100%, in altre parole, un mondo in cui la privacy è inesistente, dove siamo identificati, osservati e sorvegliati ovunque andiamo”. 

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La campagna è iniziata dopo che è stato rivelato che il Madison Square Garden stava utilizzando la tecnologia di riconoscimento facciale per rimuovere gli avvocati che erano in procinto di citarli in giudizio dagli eventi. “Questa sorveglianza biometrica invasiva non è sicura, specialmente per le persone di colore, che sono state falsamente arrestate o espulse da luoghi pubblici a causa della discriminazione insita nella tecnologia” sottolineano ancora i fautori della protesta. “Negli ultimi anni, una coalizione di musicisti, fan e gruppi per i diritti umani è riuscita a convincere più di 40 dei più grandi festival musicali del mondo, tra cui Bonnaroo e Coachella, a dire che non useranno il riconoscimento facciale durante gli eventi”. Di recente, la tecnologia sta iniziando a diffondersi, non solo come strumento di sorveglianza, ma anche come forma di biglietteria e pagamento paperless.

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