La data strategy nella GDO

La data strategy nella GDO
Elisabetta Rigobello, responsabile marketing di Di.Tech

Una strategia a supporto di azioni orientate al cliente e decisioni più informate

Il binomio GDO e quantità di dati è sempre esistito. Le difficoltà passate erano legate alla capacità di elaborazione di grandi volumi e alla disponibilità di modelli di interpretazione efficaci. Le aziende come Di.Tech, da sempre impegnate nell’erogazione di servizi e soluzioni per il miglioramento delle performance del retail food, si sono fortemente concentrate su una modellizzazione di strutture dati che meglio potessero supportare il business. La situazione oggi è decisamente cambiata, da una parte c’è una nuova consapevolezza dell’importanza delle data driven company, dall’altra la disponibilità di tecnologie, come intelligenza artificiale e machine learning, che consentono non solo analisi, ma anche proiezioni e previsioni.

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Il processo aziendale di gestione delle informazioni è molto strutturato. Parte dalla raccolta dati da fonti eterogenee, interne ed esterne, che alimenta database specializzati, mediamente centralizzati, condivisi dalle applicazioni delle diverse aree aziendali. Il tema cruciale è quindi l’analisi dei dati che produce informazioni che possono essere utilizzate per identificare tendenze di consumo, segmentare i clienti, modellare i comportamenti di acquisto, ottimizzare la distribuzione, ma anche prevedere la domanda di prodotti, misurare i livelli di inventario e ridurre le perdite dovute alla scadenza dei prodotti. I processi che possono beneficiare di una data strategy strutturata sono proprio quelli che riguardano la relazione con i propri clienti, come il CRM, il pricing e l’ambito promozionale. Con le soluzioni Di.Tech diventa più semplice offrire iniziative personalizzate ai clienti, inviare offerte speciali, con un pricing adeguato al target specifico.

Una data strategy efficace deve anche includere il monitoraggio delle prestazioni. Le aziende devono definire dei KPI chiave ed utilizzare i dati per valutare il raggiungimento degli obiettivi. In questo senso, degli strumenti di controllo possono essere affiancati a sistemi di analisi dei dati per ottimizzare ad esempio la catena di approvvigionamento. Da non trascurare nello scenario complessivo, quando si parla di dati, è l’ambito della sicurezza dei dati. Poiché le aziende della GDO gestiscono dati sensibili è fondamentale implementare solide misure di sicurezza per proteggere le informazioni dei clienti e prevenire violazioni della sicurezza, oltre alla conformità normativa.

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Affinché un’azienda diventi una data driven company è quindi fondamentale che il management definisca la data strategy, che vengano resi disponibili dati gestiti come patrimonio aziendale e strumenti adeguati che ne consentano l’elaborazione e l’analisi. È importante assicurarsi che il personale sia formato adeguatamente per utilizzare efficacemente gli strumenti e le tecniche di gestione dei dati.

In sintesi, una strategia dei dati ben pianificata e attuata può avere un impatto significativo sul successo delle aziende della GDO e sul proprio posizionamento competitivo, consentendo di prendere decisioni più informate, migliorare l’efficienza operativa e offrire un’esperienza migliore ai clienti.