Un’azienda su due ha subito una perdita di dati sensibili nell’ultimo anno

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Una nuova analisi dei Rubrik Zero Labs mostra una realtà preoccupante sulla difesa dei dati, sulle minacce ai nostri dati e sulla crescente necessità di implementare strategie differenziate per la sicurezza dei dati e la resilienza informatica

Mentre le grandi organizzazioni continuano a rivelare le difficoltà di difendersi da attacchi informatici mirati ai loro dati aziendali, una nuova ricerca di Rubrik, la Zero Trust Data Security Company, mostra una realtà quanto mai cruda: un’azienda su due, tra quelle intervistate, ha subito una perdita di dati sensibili nell’ultimo anno. Ancora più preoccupante, a livello globale un’organizzazione su sei ha subito più perdite di dati negli ultimi 12 mesi, una percentuale che in Italia arriva addirittura a una su quattro.

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Nella nuova ricerca, “The State of Data Security: The Journey to Secure an Uncertain Future“, i Rubrik Zero Labs forniscono una visione puntuale del problema sempre più comune dei rischi informatici e della sfida di proteggere i dati in tutta la superficie di un’organizzazione. Le nuove tecnologie – dall’Intelligenza Artificiale (AI) al cloud – continuano a creare innumerevoli opportunità per le moderne minacce alla sicurezza informatica che sfruttano l’esplosione dei dati a livello mondiale, secondo gli oltre 1.600 esperti di sicurezza che hanno partecipato.

I dati sono in aumento e continueranno ad aumentare (anche più velocemente)

  • I dati di un’organizzazione in media sono cresciuti del 42% negli ultimi 18 mesi, con i dati SaaS a guidare la crescita maggiore in assoluto (145%), seguiti dal cloud (73%) e dall’on-premise (20%), come osservato nel Rubrik Zero Labs Report (2023).
  • In media, il volume di dati di un’organizzazione ammonta a 240 terabyte di backend (BETB). Tre organizzazioni protette da Rubrik hanno dichiarato un volume di dati backend addirittura superiore a un petabyte.
  • I Rubrik Zero Labs prevedono che il volume totale di dati che un’azienda in media deve proteggere aumenterà di quasi 100 BETB nel prossimo anno e di 7 volte nei prossimi cinque anni.
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Le organizzazioni lottano per proteggere i dati sensibili

  • Le organizzazioni in tutto il mondo, in media, hanno 24,8 milioni record classificati come dati sensibili.
  • Il 61% delle organizzazioni intervistate archivia i dati sensibili in più luoghi tra ambienti cloud, on-premise e SaaS, mentre meno del 4% dichiara di avere un luogo di archiviazione dei dati sensibili dedicato.
  • Oltre la metà (53%) delle organizzazioni intervistate ha subito una perdita materiale di informazioni sensibili nell’ultimo anno, e circa un’organizzazione su sei (16%) ha subito più perdite nel 2022. In Italia questo numero arriva fino al 24%, il paese con il dato più alto tra quelli intervistati!
  • I tipi di dati compromessi più frequentemente sono stati le informazioni di identificazione personale (38%), i dati finanziari aziendali (37%) e le credenziali di autenticazione (32%).

Le policy sui dati devono essere migliorate per soddisfare le crescenti esigenze di sicurezza dei dati

  • Il 66% dei responsabili IT e della sicurezza intervistati ritiene che l’attuale crescita dei dati della propria organizzazione stia superando la capacità di proteggere questi dati e di gestirne i rischi.
  • Quasi tutte le organizzazioni intervistate (98%) ritengono di avere attualmente problemi significativi di visibilità dei dati.
  • Il 62% degli intervistati sospetta che le persone all’interno della propria organizzazione accedano ai dati in violazione delle policy.
  • Il 54% delle organizzazioni intervistate ha un unico dirigente responsabile dei dati e della loro sicurezza.

“La crescita esplosiva dei dati è dovuta all’uso crescente dei big data legati all’intelligenza artificiale, all’IoT e all’uso sempre più comune dei dati personali generati dai dispositivi. Inoltre, stanno rapidamente cambiando entrambi i lati del fronte di battaglia della cybersecurity, compresa la miriade di modi in cui gli attacchi vengono portati e il modo in cui i nostri sistemi eseguono una risposta rapida, dalla gestione della postura alla sicurezza dei dati”, ha dichiarato Steven Stone, responsabile dei Rubrik Zero Labs. “Ci rendiamo conto che, se lasciata incustodita, l’odierna proliferazione dei dati può paralizzare le aziende. Le organizzazioni devono avere la giusta visibilità sui propri dati per metterli al sicuro, con un piano chiaro per la resilienza informatica che garantisca la continuità del business”.

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“The State of Data Security” è una ricerca di Rubrik Zero Labs, l’unità di ricerca sulla cybersecurity di Rubrik, creata per analizzare il panorama globale delle minacce, fornire report sulle problematiche emergenti in materia di sicurezza dei dati e fornire alle organizzazioni approfondimenti e best practice basati sulla ricerca per proteggere i propri dati da eventi informatici sempre più frequenti.

Nel suo terzo studio globale dal lancio di un anno fa, Rubrik Zero Labs ha incaricato Wakefield Research di raccogliere le opinioni di oltre 1.600 leader IT e della sicurezza – la metà dei quali erano CIO e CISO – in 10 Paesi. Questo report è integrato da un aumento significativo della telemetria di Rubrik per fornire una visione autentica degli ambienti delle organizzazioni e delle minacce che devono affrontare, esaminando più di 5.000 clienti in 22 settori.