Microsoft espande la localizzazione dei dati in UE

Microsoft espande la localizzazione dei dati in UE

Con l’iniziativa EU Data Boundary le informazioni sul cloud dei principali servizi del colosso vengono gestite su server in Europa

Microsoft ha avviato la seconda fase del lancio di un’offerta di localizzazione dei dati nell’Unione Europea. L’ultima implementazione dl programma “EU Data Boundary for the Microsoft Cloud” è iniziata all’inizio dello scorso anno. Julie Brill, vicepresidente e responsabile della privacy di Microsoft, ha affermato che l’aggiornamento espande l’offerta di localizzazione dei dati includendo l’archiviazione e l’elaborazione locale di “tutti i dati personali”, compresi i registri di sistema automatizzati. La prima fase dell’implementazione si è concentrata su ciò che Microsoft definisce “dati dei clienti”, ovvero le informazioni inserite attivamente piuttosto che generate dalle attività online. Negli ultimi anni, Microsoft ha dovuto affrontare un crescente controllo da parte delle autorità di protezione dei dati nell’UE sui flussi delle informazioni sulle sue piattaforme cloud. Il rischio normativo per il colosso tecnologico è diventato particolarmente acuto quando un accordo sul trasferimento di dati tra l’Unione europea e gli Stati Uniti è stato annullato dalla Corte di giustizia, nel luglio del 2020. 

Lo scorso luglio il blocco ha adottato un nuovo accordo sui dati UE-USA, noto anche come “Data Privacy Framework” – che Microsoft ha accolto favorevolmente. Tuttavia non vi è alcuna garanzia che l’ultimo accordo sopravviverà alla sfida legale, dato che il Privacy Shield e il precedente accordo transatlantico (Safe Harbor) non hanno superato la revisione legale. Quindi non sorprende vedere i giganti del cloud statunitense continuare ad intensificare gli sforzi di localizzazione dei dati nell’UE. A dire il vero, Microsoft non ha proposto una localizzazione totale dei dati ma sta introducendo gradualmente una maggiore localizzazione per i flussi dei clienti nel corso degli anni. “Attraverso investimenti significativi e sforzi dedicati da parte di migliaia di ingegneri, il nostro limite dei dati dell’UE consente ora l’elaborazione e l’archiviazione di tutti i dati nell’UE attraverso i servizi cloud principali di Microsoft: Azure, Microsoft 365, Power Platform e Dynamics 365” scrive Brill. “Ciò significa che il confine dei dati dell’UE ora include dati personali pseudonimizzati. Questi si trovano nei log generati dal sistema, prodotti automaticamente come parte del funzionamento standard dei servizi. Con questa espansione, il confine dei dati dell’UE consente ai nostri clienti di archiviare ed elaborare ancora più dati all’interno dell’Unione Europea e migliorare il controllo su di essi”.

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