SB Italia si certifica e lancia la piattaforma AI-Docs

Massimo Missaglia, CEO di SB Italia

Oltre al rilascio della nuova soluzione AI pensata per il business, l’azienda celebra il conseguimento della ISO/IEC 42001: è la prima in Italia a ottenerla

«Negli ultimi quattro anni dei 20 e più che compongono la nostra storia, ci siamo concentrati come non mai sul tema della trasformazione digitale, che già da tempo avevamo individuato tra gli aspetti fondanti di quest’epoca tecnologica, per tutto ciò che riguarda i processi non gestiti dai principali pillar informativi. Un lavoro che non solo ci ha restituito ritorni economici, ma che ci ha anche permesso di costruirci una reputazione solida come digital enabler agli occhi dei nostri clienti». È così che Massimo Missaglia, CEO di SB Italia, riassume in poche parole la storia dell’azienda.

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«Ci siamo da sempre organizzati secondo criteri di forte verticalità, in business unit specializzate, allo scopo di restituire il massimo valore al cliente in un modo più mirato rispetto a quanto accadesse negli anni precedenti. Per noi quest’ultimo ricopre sempre un ruolo centrale, così come appunto la trasformazione digitale in tutte le sue declinazioni, con un occhio attento anche alla cybersecurity».

Il bilancio del 2024 appena pubblicato traccia un quadro positivo: raggiunti i 50 milioni di € di fatturato, con una crescita dei ricavi del +16% e dell’EBITDA del +27%, decisamente superiori alla media generale del mercato ICT che nell’ultimo anno ha segnato un +4,1%. Merito del focus sui progetti a valore, dell’espansione geografica sul territorio italiano e di due acquisizioni in particolare: Doxinet, che gli ha permesso di integrare nuove soluzioni enterprise per la gestione delle note spese, e itAgile, specializzata nella firma digitale, che è stata fondamentale per aprire a Roma e accelerare la presenza nel settore della PA.

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«Per il prossimo anno l’obiettivo è continuare a espanderci anche all’estero tramite nuove acquisizioni», continua Missaglia, «sfruttando l’esperienza che vantiamo in alcune aree come quella della fatturazione elettronica». Oltre ad ampliare l’offerta di soluzioni, con l’integrazione della nuova piattaforma AI-Docs come elemento distintivo.

AI-Docs, trasformare i dati in valore nel segno di privacy, trasparenza e affidabilità

Luca Rodolfi, BU Manager AI & Analytics di SB Italia

«Si tratta di un framework di nostra proprietà», spiega Luca Rodolfi, BU Manager AI & Analytics di SB Italia, «creato per accelerare lo sviluppo di soluzioni AI e use cases. L’idea alla sua base, con una metafora, è quella di provare a correre i 100 metri piani partendo con almeno 50 metri di vantaggio: questo perché siamo convinti che l’AI sia qualcosa di destinato a rimanere e che quindi resterà importante per tutti i nostri clienti negli anni a venire».

La piattaforma funziona secondo un approccio collaborativo, che mette in comunicazione diversi modelli per raggiungere il miglior risultato nel modo più efficiente. «Insomma, usa l’AI all’interno dell’AI in tutti i processi: dall’ingest dei documenti da diverse fonti e formati, con acquisizione, pre-elaborazione e standardizzazione; alle analisi testuali/valoriali/psicolinguistiche ai sistemi di machine learning per auto classificazione, analisi predittiva e clustering; a un sistema di etichettatura e validazione che può essere automatico o manuale a seconda delle necessità; dal sistema RAG, al multi linguaggio, al monitoraggio delle operazioni; dall’interfaccia utente alle API e alle integrazioni per comunicare con sistemi di terze parti». Il tutto in modo flessibile tra cloud e on premise e in conformità con le norme di GDPR e AI Act, come testimoniano le certificazioni ISO/IEC 27001 e ISO 9001.

Garanzia che passano da un percorso di certificazioni

Pablo Pellegrini, BU Manager Enterprise Content & Process management and BPO di SB Italia

Il lavoro dell’azienda è stato riconosciuto anche sotto gli aspetti della sostenibilità: è infatti presenta nella top 9 italiana ICT per temi ESG, ha ottenuto il silver rating nella graduatoria Ecovadis e il rinnovo della PdR125. «Innovazione responsabile» come la descrive Pablo Pellegrini, BU Manager Enterprise Content & Process management and BPO di SB Italia. «La prima richiesta delle aziende, solitamente, è quella di risparmiare in termini di efficienza e risorse. Ma l’AI, sempre se usata correttamente, permette di fare molto di più. Per esempio, con l’implementazione di chatbot evoluti, può valorizzare il patrimonio di informazioni aziendali estraendo e gestendo i metadati in modo ottimale e integrandolo con i dati entranti, nel caso di nuovi contratti. Oppure ancora può connettere differenti sistemi informativi senza bisogno che venga costruita una infrastruttura apposita. La ricerca è più efficace rispetto ai sistemi ACR, in quanto funziona per concetti, invece che per parole. E gli agenti possono svolgere in autonomia una grandissima quantità di processi».

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Più che di una piattaforma, si tratta di una visione del business completamente nuova: intelligente, proattiva e guidata dai dati. «Nel corso della mia carriera ho assistito tanto a grandi rivoluzioni quanto a grandi fuochi di paglia», chiude il CEO Missaglia. «Quello dell’AI è il cambiamento più grande dall’avvento di Internet e chiaramente comporta anche dei rischi: su tutti quelli legati alla gestione dei dati. Per questo abbiamo pensato fosse necessario portare avanti un percorso di certificazioni in parallelo allo sviluppo della piattaforma». Una lungimiranza che ha permesso a SB Italia di festeggiare un importante traguardo: è infatti la prima azienda italiana ad aver conseguito l’ISO/IEC 42001, attualmente il massimo standard internazionale per i sistemi di gestione AI.