6 italiani su 7 favorevoli alle nuove tecnologie. Secondo Intesa (Kyndryl), che propone una soluzione rispettosa della privacy, si è ancora troppo cauti e in parte inconsapevoli delle normative e degli standard digitali a disposizione
E se la constatazione amichevole diventasse digitale? Se si guarda alle ultime rilevazioni, il rapporto con la tecnologia nel Bel Paese è divenuto sempre più stretto e necessario: il 97% delle persone possiede uno smartphone e il 52% dichiara di non poterne ormai più fare a meno. Non solo, in relazione ai servizi che le imprese offrono, il 67% ha dichiarato una migliore esperienza proprio grazie alla tecnologia, segno di come il digitale sia ormai percepito come un facilitatore nella relazione con le aziende.
In relazione alla constatazione amichevole, le Associazioni dei Consumatori si dichiarano ancora scettiche sia in termini di fruibilità che di privacy. “Occorre fare chiarezza su come alcuni strumenti digitali possano tutelare la privacy delle persone” – commenta Marco Broggio, Chief Solutions Officer di Intesa (Kyndryl) – “Si è ancora troppo cauti e in parte inconsapevoli delle normative e degli strumenti che abbiamo a disposizione a favore della riservatezza dell’utente. La constatazione amichevole digitale deve essere impostata innanzitutto con un’interfaccia semplificata, permettendo l’inserimento dei dati come in qualsiasi sistema nazionale ed europeo con SPID o CIE, dunque con la massima riservatezza. È corretto porre l’attenzione alla tutela del cittadino per creare una cultura digitale chiara e trasparente che permetta di progredire”. E Intesa è già pronta a supportare le compagnie assicurative con Intesa Sign, una soluzione scalabile di riconoscimento da remoto altamente sicura.
In un mondo che corre sempre più veloce, l’innovazione tecnologica non è più un’opzione, ma una necessità impellente. Se si guardano ai dati del settore assicurativo, il 35% degli italiani ha già stipulato polizze auto online e un 44% non ha ancora sottoscritto alcuna polizza online, mostrando però un potenziale di crescita significativo[2]. È in questo scenario che le aziende sono oggi chiamate ad adeguarsi per riuscire a rimanere competitive e soddisfare le esigenze delle nuove generazioni e non solo.
Ma perché se ne parla ora? L’entrata in vigore del Regolamento IVASS, approvato il 25 marzo 2025 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 aprile 2025, sancisce il passaggio a un modello digitale per la denuncia di sinistro (modulo CAI). Le compagnie assicurative sono ora chiamate a dotarsi di applicazioni informatiche accessibili via web e dispositivi mobili entro 12 mesi dall’8 aprile 2025, rendendo possibile la compilazione e trasmissione telematica del modulo CAI. Questo cambiamento porta con sé numerosi vantaggi rispetto al tradizionale modulo cartaceo, tra cui la semplicità operativa, i tempi di gestione più rapidi e – soprattutto – i livelli di sicurezza più elevati.
Nello specifico:
- Sicurezza e privacy: il regolamento impone che la sottoscrizione del modulo digitale avvenga con modalità di firma elettronica che abbiano requisiti di sicurezza non inferiori a quelli stabiliti per la firma elettronica avanzata (FEA) dal Regolamento eIDAS e dal Codice dell’Amministrazione Digitale. Le compagnie possono avvalersi della collaborazione di prestatori di servizi fiduciari, nel pieno rispetto delle norme GDPR sulla protezione dei dati personali. Questo garantisce che i dati sensibili siano trattati con il massimo livello di protezione e che la firma abbia piena validità legale. La tracciabilità completa delle operazioni contribuisce alla trasparenza e alla sicurezza. È garantito anche il diritto per l’assicurato di acquisire una copia conforme su supporto durevole.
- Precisione: l’obbligo di utilizzare un software progettato per la compilazione guidata del CAI su documento informatico riduce notevolmente la possibilità di errori o incompletezze, comuni nei moduli cartacei compilati a mano.
- Velocità: la trasmissione telematica è immediata, eliminando i ritardi legati all’invio postale o alla consegna manuale e accelerando così l’intero processo di gestione del sinistro.
Conformità, intuitività e accessibilità
Sistemi come quelli proposti da Intesa, in qualità di Qualified Trust Service Provider, rappresentano la risposta tecnologica a queste esigenze.
La piattaforma Intesa Sign soddisfa pienamente i requisiti della firma elettronica avanzata (FEA), consentendo la sottoscrizione tramite strumenti di identificazione certificati come SPID e CIE, dunque altamente sicuri. Si può facilmente integrare nei sistemi aziendali, e offre una procedura semplice e intuitiva tramite web e mobile. Intesa Sign garantisce inoltre la tracciabilità completa delle operazioni, l’integrità e la conservazione a norma dei documenti con validità legale.
La user experience fluida di questo strumento, insieme alla sicurezza garantita dalla firma elettronica qualificata e dalla protezione dei dati risultano essenziali per facilitare l’adozione di sistemi d’avanguardia come la constatazione amichevole digitale. Rendere il processo accessibile, comprensibile e sicuro è il modo migliore per superare eventuali barriere e dimostrare che la digitalizzazione è un vantaggio concreto a beneficio di tutti.