Generazioni che dialogano, talenti che crescono. L’innovazione sostenibile di Italtel

Generazioni che dialogano, talenti che crescono. L’innovazione sostenibile di Italtel

La multinazionale italiana concentra il proprio impegno su sostenibilità, AI, cloud e cybersecurity, unendo oltre un secolo di esperienza a progetti tecnologici all’avanguardia

Da protagonista della storia delle telecomunicazioni italiane a player dell’innovazione digitale: dopo 104 anni, Italtel continua a evolversi e a rafforzare la propria presenza nei settori strategici del futuro. «Italtel, per citare Vittorio Gassman, può essere definita un’azienda “con un grande avvenire dietro le spalle”, nel senso che ha fatto davvero la storia delle telecomunicazioni italiane. Oggi si rivolge, a livello global, oltre che ai consolidati mercati telco e pubblica amministrazione anche alle grandi aziende di ambiti come banche e assicurazioni, energia, servizi e trasporti, media e manifattura» – spiega Michele Saracino, chief HR & Organization officer del gruppo Italtel, da marzo 2022. Con 1.250 dipendenti e sedi operative in sette paesi tra Europa (Spagna, Francia e Germania) e America Latina (Perù, Colombia e Brasile), Italtel è presente con 650 addetti in Italia: a Roma, a Palermo, dove si è trasferita dalla sede storica di Carini e a Milano, nella nuova sede di via Caldera, dopo essere stata per molti anni a Settimo Milanese.

Italtel si distingue per il know-how e la capacità di affrontare progetti complessi. «Lavoriamo su reti e infrastrutture mission critical per grandi operatori della telefonia e grandi imprese. Garantiamo piena interoperabilità tra sistemi e piattaforme attraverso attività di ingegneria, monitoraggio, automazione e osservabilità. Siamo Technology Partner delle aziende che vogliono trasformarsi digitalmente su temi come cyber IT e OT security, data center e cloud ibrido, AI e automation, modern work e smart building» – spiega Saracino.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

DALL’HARDWARE AL SOFTWARE

L’approccio “tailor made” è reso possibile dalla software factory interna di Milano e Palermo e da un’offerta di servizi gestiti di rete e sicurezza per aziende e operatori. «Dalla fabbrica di Settimo Milanese, cuore della produzione hardware, siamo evoluti gradualmente in oltre vent’anni, diventando un system integrator e un partner affidabile nella progettazione software grazie alle nostre nuove competenze». Tre progetti esemplificano questa trasformazione. Il primo è il nuovo Digital Operation Center di Milano, operativo 24 ore su 24, dove i team monitorano e proteggono reti e sistemi di aziende pubbliche e private. Il secondo è la soluzione i-RPS, il software proprietario che contrasta spoofing e truffe telefoniche, già adottato da diversi operatori in Italia e in Francia. Il terzo è il sistema Fire Monitoring, installato nella discarica di Bellolampo a Palermo che, grazie all’AI, analizza le immagini di telecamere termiche tramite reti 4/5G per rilevare focolai d’incendio e proteggere infrastrutture e ambiente.

Leggi anche:  Marco D’Ambra, la finanza multi-agente

«La sostenibilità è un principio alla base della nostra strategia e la condizione per generare valore duraturo» – spiega Saracino. «La nostra visione ESG è seguita da un Comitato dedicato che ne garantisce efficacia e misurabilità». Nel 2024 Italtel ha centrato e superato il proprio obiettivo di sostenibilità: le emissioni di CO2 sono diminuite del 46%, ben oltre il target del 37,5%, grazie all’efficientamento energetico e al rinnovo del parco auto aziendale. «Abbiamo ottenuto un rating CDP B (“Management” level) per il Climate Change, e la Certificazione PdR 125 sulla Parità di Genere». Anche grazie a questi risultati, Italtel ha conquistato la “Bronze Medal” di EcoVadis.

DIFFERENZE DI POTENZIALE

«L’uguaglianza di opportunità e l’inclusione sono per noi un vantaggio competitivo» – afferma Saracino. «La nostra cultura della Diversity & Inclusion affonda le radici nell’eredità di Marisa Bellisario, che già negli anni 80 promuoveva meritocrazia e pari opportunità». Tra i risultati, un rating Open-ES di 90/100 per l’area Social, l’azzeramento del gender pay gap nei neoassunti junior e programmi per i giovani che favoriscono la collaborazione tra nuove generazioni e tecnici senior. «L’ambiente equo e inclusivo è sostenuto da una governance rigorosa che promuove il dialogo tra generazioni diverse» – prosegue Saracino.

«La certificazione PdR 125 attesta l’efficacia delle nostre azioni in sei aree, tra cui equità salariale e tutela della genitorialità». Al centro della visione HR di Italtel c’è la People Strategy, che si basa su un patto di valore che integra flessibilità, sviluppo e merito. Con l’87% dei dipendenti che usufruisce di orari flessibili, Italtel consolida un modello ibrido capace di attrarre talenti in cerca di equilibrio tra vita privata e lavoro. «È la prova che la cultura dell’innovazione passa anche dal benessere delle persone» – afferma Saracino.

Leggi anche:  Premio Canada-Italia, l’innovazione supera i confini