CircleMe: il Social non basta più

Intervista al CEO di Cascaad, Giuseppe D’Antonio

Quanto vale ciò che scriviamo/comunichiamo e quale il potenziale inespresso?

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Questa domanda l’abbiamo rivolta a Giuseppe D’Antonio nella precedente intervista, oggi ci risponde nuovamente con il progetto CircleMe: un ambiente online di nuova concezione che unisce le potenzialità del social classico a tecnologie avanzate di filtraggio e ‘curation’ di informazioni, per fornire una esperienza web molto più personalizzata, che risponda direttamente agli interessi specifici dell’utente. Una necessità che si fa sempre più sentire su Web.

CircleMe è una soluzione che circonda l’utente capace, attraverso i classici “like” e la gestione delle informazioni e delle attività del profilo, di proporre e trovare informazioni utili. Non si ferma qui però, unendo successivamente le informazioni sopra citate al mondo esterno, sintonizzando l’utente con il mondo reale.

Su CircleMe quindi, non solo abbiamo la possibilità di esprimere tutti le nostre passioni in modo trasparente e scoprire nuove passioni che potrebbero interessarci, ma possiamo accedere a tante informazioni su ciò che ci piace, arrivando fino a ricevere contenuti specifici e rilevanti rispetto ad i nostri interessi, come essere informati su concerti vicino alla nostra abitazione, suggerimenti per un regalo da fare ad un amico in base alle sue preferenze, nuovi amici con i quali condividere un evento o attività (“like-minded” people) e così via.

CircleMe evolve il social come lo intendiamo oggi, quasi capovolgendo il paradigma classico al quale gli utenti si sono abituati. ‘Ri-connettersi’ con se stessi (e.g., con i propri interessi, e le proprie passioni nella vita) prima di collegarsi ad altri. CircleMe fornisce una soluzione più flessibile e, se vogliamo, più “umana”, unendo mondi personali, creando un mondo unico e legandolo alla realtà e alla quotidianità, dando un tocco di “utilità” ai social classici che sono spesso soltanto momenti di “dolce far niente” e rispondendo a domande semplici con soluzioni semplici, coinvolgenti e soprattutto rilevanti.

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Cascaad completa l’offerta con CircleMe dall’approccio lato consumer.

Dopo 6 mesi di incubazione CircleMe ha lanciato in ‘viral beta’ il 4 Ottobre 2011, all’evento di StartupWeek2011 a Vienna. Con il suo modello di business innovativo (preferenze offerta di servizi e contenuti legato agli interessi espressi trasparentemente dagli utenti), con il concetto di connessione elastica ( le persone sono “neighbors” ossia “vicini”, e ovviamente questi si allontanano o avvicinano in base a come questi profili di preferenze cambiano con il tempo) e con il suo team di 11 persone basato a Milano e Londra, CircleMe sta crescendo con numeri di traffico già di tutto rispetto, e un fattore virale (i.e., quanti utenti vengono invitati da altri utenti del servizio, rispetto al totale) già molto alto.

Questa soluzione, che è anche un sistema di ricerca intelligente (basato sul concetto di ‘push’ invece che di ‘pull’ come nei search engines) mette in luce la limitata utilità di ambienti come FaceBook e Google, con i loro concetti di posizionamento e visione del dato anziché dell’informazione. CircleMe fornisce un nuovo modo di scoprire nuovi contenuti sul web, in base alla ‘serendipic discovery’ (i.e., avere l’opportunità di scoprire nuovi contenuti sul web, in base ad i propri interessi ed a quelli delle persone simili a te, ma in modo fortuito).

Le soluzioni, come sappiamo, seguono la complessità: più la rete diventa complessa e più le soluzioni vincenti tendono a semplificarne alcuni aspetti. Uno dei punti fondamentali è avere quindi un sistema che risponde ad una richiesta e capace di proporre soluzioni indipendentemente dall’utente, anticipandolo. CircleMe si propone di aiutare qualunque utente a navigare meglio nel web, filtrando meglio i contenuti per lui/lei interessanti, e a sfruttare al meglio il potenziale della tecnologia oggi esistente per godere di queste passioni e interessi nella vita di tutti i giorni.

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