Con BEST Program sei mesi negli USA per diventare imprenditori in Italia

Al via oggi il bando destinato a ricercatori e imprenditori under 35 nel campo dell’ICT, Biotech, Tools and Machinery, Energy and Green Technology, Art, Design e Fashion. In sei anni sono stati premiati oltre 60 giovani e create 26 start-up in Italia

Un corso di imprenditorialità nella Silicon Valley e quattro mesi di tirocinio in una start-up americana per diventare gli imprenditori di domani. Queste le caratteristiche di BEST Program (Business Exchange and Student Training), la borsa di studio promossa dall’Ambasciata USA in Italia in cooperazione con la Commissione Fulbright e realizzata con il supporto di Invitalia, che premia i giovani ricercatori, economisti, laureati (in possesso di laurea magistrale) che hanno un’idea nel campo dell’ICT, Biotech, Tools and Machinery, Energy and Green Technology e, da questa edizione anche Art, Design e Fashion.

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“Oggi verrà approvato il bando per l’anno 2014-2015 – spiega Fernando Napolitano, Presidente dello Steering Committee di BEST Program -. Qualunque giovane con un’idea innovativa di business può sottoporla alla Commissione Fulbright in Italia che, dopo una prima selezione, convocherà i migliori candidati per un colloquio in inglese”.

I vincitori otterranno una borsa di studio di 35.000 dollari per frequentare corsi di imprenditoria presso la Santa Clara University in Silicon Valley e svolgere un tirocinio in una start-up americana. Il programma prevede, inoltre, occasioni di networking con la comunità dei venture capitalist e angel investor in Italia e negli USA.

“Grazie anche al supporto del Consolato Generale d’Italia a San Francisco, questi giovani avranno l’opportunità di incontrare imprenditori di successo e venture capitalist, oltre a frequentare seminari presso Stanford e Berkely – aggiunge Fernando Napolitano che è anche presidente di Italian Business & Investment Initiative -. Al loro rientro in Italia, obbligatorio perché ricevono un visto provvisorio destinato a programmi di scambio culturale, saranno seguiti per sei mesi per accelerare il lancio della propria start-up”.

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Dal 2006 hanno partecipato oltre 60 giovani e sono state create 26 start-up innovative.

Il programma viene realizzato con il contributo di aziende e Regioni che finanziano il progetto con le risorse del Fondo sociale europeo. “L’ingresso di Invitalia ci consente di varare un robusto piano nazionale il cui perno saranno le Regioni”, commenta Fernando Napolitano, che conclude: “Hanno già aderito Emilia Romagna, Toscana e, quest’anno, si aggiungerà la Campania. Abbiamo l’obiettivo di coinvolgerne almeno 10 per il 2014. Se tutte le Regioni partecipassero potremmo premiare almeno 300 ragazzi ogni anno e consentire ad una generazione di giovani qualificati di essere attori positivi nel cambiamento dell’Italia attraverso il business”.