E’ in Gran Bretagna il nuovo PRISM?

Il Guardian svela come nel 2009 il Regno Unito spiò gli ospiti del G20. Si apre un nuovo Datagate

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Ad aprile del 2009, 20 dei leader mondiali erano tranquilli nelle loro stanze d’albergo a Londra. Da lì a poco si sarebbero spostati tutti verso una grande sala per discutere dei temi caldi del mondo sotto la guida del “padrone di casa” Gordon Brown. Solo oggi però, grazie al Guardian, si sa che quei leader che volevano cambiare il mondo erano spiati dal Government Communications Head Quarter britannico, l’agenzia di intelligence del governo, equivalente della NSA a stelle e strisce. Siamo dinanzi ad un nuovo PRISM?

Violate email e conversazioni

Alcuni delegati – si legge sul Guardian – sono stati spinti ad utilizzare i propri computer con le connessioni offerte in classici Internet Café, solo che erano state create dai servizi segreti per controllare il traffico“. Sembra che lo sforzo maggiore sia stato utilizzato per spiare i delegati della Turchia e del Sudafrica e sul presidente russo Medvedev (di particolare interesse per l’intelligence americana che collaborava con la britannica). 

Intanto al G8…

I nuovi leaks arrivano in un delicato momento per la politica internazionale. Oggi in Irlanda del Nord si apre il G8 dove i temi centrali saranno la situazione della Siria, il faccia a faccia tra Obama e Putin e le questioni economiche. Ci sarà anche l’esordio del Presidente del Consiglio Gianni Letta, al suo primo G8 . Non mancheranno le polemiche sullo spionaggio ai danni dei 20 nel 2009. Intanto scommettiamo che ogni leader utilizzerà una connessione privata al bando Free Wi-Fi di hotel, centri congressi e internet point. 

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