Hack Reality 2 – Il primo hackaton dedicato all’Internet of things

WhyMCA con la collaborazione di CREATE-NET, centro di ricerca, sperimentazione ed innovazione nel dominio delle telecomunicazioni nonché promotore di progetti di ricerca in ambito Internet Of Things, ha organizzato il primo hackathon italiano in parallelo fra Milano e Trento dedicato a queste tecnologie.

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L’anno scorso Hack Reality è stato il primo hackathon italiano a porre in relazione i device con tutto quello che ci circonda: quest’anno l’evento sarà replicato espandendo ulteriormente il perimetro. La diffusione di sensori e nuovi device, l’espansione della connettività a tutto quel che ci circonda, l’internet delle cose, le città intelligenti: tutto sta diventando fonte e fruitore di informazioni. Siamo immersi in un flusso continuo di dati e informazioni che ben presto saranno sempre più numerose e con interazioni sempre più complesse.

La location di quest’anno sarà il Talent Garden a Milano, dove ci saranno, oltre all’hackathon, mini-sessioni incentrate sulla diffusione dell’informazione e su come cambieranno le forme di interazione nei prossimi anni, workshop di elettronica per adulti e per bambini, un’area espositori con le tecnologie che danno vita a questo processo di cambiamento.

Questo è il link ufficiale dell’evento: http://www.whymca.org/evento/hack-reality-2-rise-information

 

Ne abbiamo parlato con gli organizzatori Paolo Sinelli e Andrea Piovani di WhyMCA e Lugi Telesca di Create-Net.

Come è nata l’idea di fare un hackaton su IoT?

WhyMCA – Dopo un anno dal successo di Hack Reality abbiamo pensato che fosse il momento di dargli un seguito.

L’anno scorso avevamo cercato di prevedere cosa ci aspettasse per il futuro nell’interazione sempre più spinta tra il mobile e tutto quello che ci circonda. Quest’anno ci è parso che la nuova sfida per il futuro fosse la diffusione crescente e massiva di informazioni. Tutto quel che ci circonda sta cominciando a generare e sfruttare informazioni. Hack Reality 2 non vuole essere solo un hackathon sull’Internet of Things, ma anche un’opportunità per pensare a come questo nuovo trend avrà impatto su tutte le forme di interazione e sul nostro quotidiano.

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Luigi Telesca – CREATE-NET è molto attiva nella ricerca sull’internet delle cose avendo investito gli ultimi 10 anni nello sviluppo di algoritmi per wireless sensors networks e ad-hoc networks. Ultimamente stiamo anche affrontando una ricerca riconosciuta a livello Europeo su sistemi cognitivi per Internet of things che ha portato al finanziamento di un progetto integrato ICore da noi coordinato. Per queste ragioni, e per avviare un processo di informazione e comprensione collettivo sulle possibilità ed opportunità offerte da queste tecnologie, avevamo pianificato di fare un’Hackaton per l’internet of things day. Non appena abbiamo saputo dai nostri amici di WhyMca abbiamo pensato che sarebbe stato incredibile fare il primo evento IoT con un hackaton distribuita su due siti. Pertanto durante il primo IoT day Italia, che abbiamo fatto a Trento abbiamo presentato e dimostrato le potenzialità dell’IoT e fatto un’anteprima su hackreality2 e la nostra collaborazione con WhyMca. Avevamo il piacere di conoscere la qualità della community di WhyMca e della professionalità di Andrea e Paolo e tutto è andato liscio.

Chi sono i partner e dove si farà?

WhyMCA – Microsoft e BlackBerry che come sempre supportano i nostri eventi.

Poi avremo microelettronica (Open Picus, Arduino, Frankenstein Garage, Innovactive), Plug and wear (e-textile), D-Quid (automotive), Metwit (social meteo), Stereomood (musica) e molti altri stanno arrivando.

Inoltre, per la prima volta, realizzeremo un hackathon contemporaneamente in due location diverse, Milano e Trento, che saranno connesse tra di loro.

Tutto questo grazie al supporto di CREATE-NET, centro di ricerca promotore di progetti di ricerca in ambito Internet Of Things.

È una bella sfida, ma il tema è perfetto per un esperimento simile.

Quale sarà il tema da sviluppare?

WhyMCA – Il tema sarà “l’informazione”: come si sta diffondendo, come ne usufruiremo, come la percepiremo e come ne saremo parte senza neppure accorgercene. Le keyword della giornata saranno: internet of things, automotive, wearable (e-textile), smart cities, domotica, m-payment.

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I team di sviluppatori potranno sviluppare un’idea e creare un prototipo funzionante utilizzando la tecnologia messa a disposizione dai nostri tech provider. Potremo leggere dati dai sensori di una vera automobile, sensori tessili infilati nei nostri vestiti, sensori di temperatura, oggetti che dialogano tra loro, API di fornitori esterni, applicazioni web, mobile e tanto altro. Un mix di tecnologia per creare qualcosa di utile per tutti!

Si parla molto di IoT cosa c’è di concreto in Italia?

WhyMCA – In Italia già da anni centri di ricerca e molte aziende (startup e non) lavorano in questa direzione.

Il filone makers sta accelerando ulteriormente la diffusione di competenze in materia.

Luigi Telesca – “Tante idee,creatività e tecnologia. E’ bello pensare che le barriere all’ingresso su queste tecnologie si siano ridotte grazie al genio italiano e a iniziative come Arduino e OpenPicus. Nella ricerca stiamo investendo tanto per creare non solo microcontrollori evoluti e performanti ma vere e proprie piattaforme intelligenti in grado di far scalare l’IoT su larga scala. Inoltre ritengo che in Italia ci siano tutte le competenze per fare emergere una nuova era industriale che metta insieme il gusto italiano per il design, la creatività nei servizi con le potenzialità offerte dalla tecnologia che oggi stiamo sviluppando. Insomma l’internet of things all’italiana.”

Quali saranno gli sviluppi futuri di questa tecnologia?

WhyMCA – Ora come ora è difficile prevederli.

Ci aspettiamo una tecnologia sempre più trasparente, un sistema di diffusione delle informazioni sempre più capillare e sempre più indipendente dalle nostre interazioni. In futuro, il legame fra la componente tecnologia e di design sarà sempre forte e imprescindibile. Anche su questo tema WhyMCA è precursore: una partnership con IED, Istituto Europeo Di Design permetterà ai suoi studenti di unirsi ai team dell’hackathon per dare una forma “estetica” ai progetti realizzati.

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Insomma, un sacco di novità e un bel po’ di lavoro per gli sviluppatori!

Luigi Telesca – “La tecnologia per ora scala solo a livello industriale e solo in alcuni settori come l’automotive, e-heath e l’home automation (domotica), l’obiettivo e quello di renderla accessibile a tutti, migliorarne l’interoperabilità e metterla in relazione con grandi moli di dati per rendere il sistema completamente trasparente ed interessante anche per piccole imprese e futuri imprenditori. Sicuramente il cloud e microcontrollori sempre più piccoli, performanti, e intelligenti, anche energeticamente,facilitano il tutto“.

 

 

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Andrea Piovani, Co-Founder WhyMCA – Web & Mobile developer, appassionato di mobile e integrazione con altre tecnologie. Twitter: @andreaaa_p

Paolo Sinelli, Co-Founder WhyMCA – Connectivity Addicted, appassionato di web e mobile fa di tutto per farli interagire e integrare. Ha due difetti: non riesce a resistere più di qualche ora senza connessione ed è vegetariano. Twitter: @pasine

Luigi Telesca è un esperto in e-Negotiation, e-Business, Digital Business Ecosystems, Community (Crowd) Based Platforms ed Internet of Things. Si laurea in Economia aziendale presso l’Università di Bologna ed ottiene vari titoli post laurea tra cui il Master internazionale in Networked Economy (MiNE) una iniziativa del CRATOS (Center for Research on the Applications of Telematics to Organizations and Society) dell’Università Cattolica in collaborazione con la SIMS (School of Information Management and Systems) presso l’University of California at Berkeley. Consulente per varie aziende ICT in Italia, con particolare focus su smart services and e-business models per il mondo delle telecomunicazioni ed internet, Luigi ha maturato notevole esperienza nella gestione di progetti di ricerca multimilionari nazionali ed europei. Attualmente Luigi è Chief Operating Officer presso il centro di ricerca CREATE-NET ed è Chief Executive Officer di eXrade, una start-up operante nel settore delle e-Negotiations e e-Sourcing.