Le famiglie risparmiano, frenano i consumi

Negli Stati Uniti le cicale diventano formiche. L’industria del largo consumo in allarme. Nel 2009 previsto un calo di circa il 12% delle vendite dei Pc

Panico nell’economia americana. Le famiglie tornano a risparmiare e ad essere delle brave formiche. Notizia positiva e negativa allo stesso tempo.

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Negativa sicuramente per l’industria del largo consumo, la prima a essere messa in crisi da uno stile di vita profondamente diverso rispetto al passato. Gli americani hanno infatti sempre vissuto sul credito. Ma oggi la musica è cambiata. La crisi economica – dicono gli analisti – spinge un numero crescente di famiglie a mettere i soldi da parte: e così il tasso di risparmio sale in gennaio a livelli mai visti dagli anni 1990.
In base ai dati diffusi dal Dipartimento del Commercio, il tasso di risparmio delle famiglie americane è aumentato in gennaio al 5%, contro il 3,9% di dicembre e lo 0,8% di agosto. Complessivamente nel corso del primo mese dell’anno sono stati risparmiati 545,5 miliardi di dollari, la cifra più elevata dal 1959, cioé da quanto il Dipartimento ha dato il via alla raccolta dei dati.

E gli effetti di questa tendenza, che coinvolge in prima battuta gli Stati Uniti, ma si allarga a macchia d’olio a gran parte delle economie ricche, travolge anche il mercato dell’Information Technology. Il settore del personal computer, che negli ultimi anni era stato sostenuto soprattutto dalla spesa del segmento consumer, lancia preoccupanti segnali di sofferenza. Gartner prevede per il 2009 un crollo delle vendite di circa il 12% rispetto al 2008. Se ne venderanno, dice la società di ricerche, circa 257 milioni. Per risalire al peggior record negativo occorre portare l’orologio indietro al 2001, ma per quanto significativa, la diminuzione subita dall’industria del Pc fu poca cosa rispetto a quanto atteso nel corso dell’anno. Nel 2001 la spesa diminuì di “solo” il 3,2%. Diminuisce anche la spinta dei paesi emergenti, Cina, India, Brasile, non sono più la locomotiva dei consumi degli anni passati.

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In quell’area Gartner prevede una flessione di circa il 10%. Nel frattempo il cinema americano lancia in grande stile il film “I love shopping”. Servirà a rilanciare il consumo?