Microsoft evidenzia i rischi legati all’utilizzo di software datati causati da virus di ultima generazione

Alla luce dell’analisi di minacce provenienti da oltre un miliardo di sistemi in tutto il mondo, l’ultimo Security Intelligence Report sottolinea l’importanza di utilizzare un software moderno per proteggere i propri sistemi dai criminali informatici

Microsoft ha pubblicato il Security Intelligence Report Volume 15, in cui si analizzano le informazioni sulle minacce provenienti da oltre un miliardo di sistemi in tutto il mondo per fornire insight approfonditi su attacchi informatici, vulnerabilità e malware, con l’obiettivo di supportare la gestione dei rischi da parte degli utenti. Nel report vengono esaminati i pericoli per la sicurezza per persone ed aziende che utilizzano sistemi operativi e software datati e quindi non più supportati, e in particolare le implicazioni legate all’utilizzo di Windows XP dopo l’8 aprile 2014, data in cui terminerà il supporto che include gli aggiornamenti di sicurezza per il sistema operativo. La nuova telemetria mette a confronto la sicurezza dei sistemi operativi moderni come ad esempio Windows 8, con quella dei sistemi meno recenti, come Windows XP che, secondo StatCounter, corrispondono ancora a circa il 21% dei sistemi operativi utilizzati oggi nel mondo e il 21,74% in Italia.

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Il report ha rilevato che per gli utenti di Windows XP le tre principali minacce a livello mondiale sono:

· Sality – Gruppo di malware in grado di sottrarre le informazioni personali e ridurre le impostazioni di sicurezza del PC.

· Ramnit – Malware che infetta i file eseguibili Windows, i file Microsoft Office e i file HTML.

 · Vobfus – Gruppo di worm che scarica altri malware sul PC dell’utente. Può essere a sua volta scaricato da altri malware o diffuso per mezzo di unità rimovibili, ad esempio unità flash USB.

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Il report ha segnalato che in Italia sono maggiormente frequenti queste minacce:

· Iframe, Special IFrame tags che rimandano a siti web remoti che includono contenuti malevoli (2,42%)

· Wimad, una famiglia di URL malevoli trovati in Advance Systems Format (ASF), un format di file usati da Windows Media in grado di effettuare il download di file provvisori. (2,07%)

· Wintrim – Trojan che mostrano pubblicità pop-up, le attività del monitor e il download delle applicazioni e successivamente inviano queste informazioni a un server remoto. (3,99%)

Il report ha rilevato che nella prima metà del 2013, a livello globale, quasi il 17% dei computer che dispongono di prodotti Microsoft per la sicurezza aggiornati in tempo reale, è finito sotto attacco e, nonostante Windows 8 abbia subito un numero di attacchi malware analogo a quelli subiti da Windows XP, il livello di rischio di essere infettati da queste minacce per gli utenti che utilizzano Windows XP è stato sei volte superiore.

“Le aziende, e in particolar modo le PMI, devono prendere coscienza che l’utilizzo di sistemi e software obsoleti comporta non solo dei rischi e dei costi in termini di sicurezza ma limita la crescita dell’organizzazione e l’aumento della produttività. Tecnologie datate, in molti casi, addirittura, non supportate, non sono, infatti, in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze in termini di flessibilità e mobilità imposte da un mercato in continua evoluzione. Per continuare ad essere competitive le aziende dovranno implementare delle piattaforme in grado di supportare concretamente il business” – spiega Carlo Mauceli, National Digital Officer di Microsoft Italia.

“I dati consentono di dimostrare l’impatto che prodotti innovativi per la sicurezza possono avere sui sistemi operativi più recenti. Sistemi operativi moderni come Windows 8 dispongono di tecnologie di protezione avanzate, specificamente progettate per rendere le vulnerabilità più difficili, complesse e costose da sfruttare e, di conseguenza, meno allettanti per i criminali informatici”, dichiara Tim Rains, Director of Microsoft Trustworthy Computing.

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Inoltre, una volta che Microsoft cesserà di fornire gli aggiornamenti sulla sicurezza per Windows XP, a partire, cioè, dall’8 aprile 2014, i rischi derivanti dal continuare ad utilizzare software non aggiornato aumenteranno ulteriormente poiché i criminali informatici tenteranno di sfruttare le nuove vulnerabilità scoperte. L’ultima versione di Windows XP rimossa dal supporto è stata Service Pack 2. Nei due anni successivi, le infezioni di malware sono aumentate del 66% rispetto a Windows XP SP3, il cui supporto terminerà il prossimo anno.

“L’importanza di eseguire l’aggiornamento da Windows XP non può essere sottovalutata”, ha affermato Rains. “Desideriamo davvero che gli utenti comprendano i rischi legati all’utilizzo di Windows XP dopo il termine del supporto e i vantaggi per la sicurezza derivanti dal passaggio a un sistema operativo più moderno, dotato di tecnologie avanzate e in grado di fornire supporto continuativo che garantisca l’ottimizzazione del livello di protezione.”