Red Hat acquisisce Gluster

La gestione scale-out di dati non strutturati entra nel portfolio di Red Hat con le sofisticate soluzioni storage open source di Gluster

Red Hat, società leader nella fornitura di software libero e open source, annuncia di aver raggiunto l’accordo per l’acquisizione di Gluster, fornitore leader di soluzioni di storage open source scale-out per la standardizzazione della gestione di dati non strutturati. Con questa operazione, Red Hat definirà una nuova baseline per la gestione dell’esplosione dei big data, implementati on-premise o nel cloud pubblico. Red Hat sta espandendosi verso aree fondamentali dell’infrastruttura aziendale, offrendo soluzioni di storage open che proteggono gli investimenti dei clienti che si avvicinano alla nuova era del computing.

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“L’esplosione dei big data e il nuovo paradigma del cloud computing stanno convergendo, e spingono l’IT a ripensare ad investimenti storage che siano convenienti, gestibili e scalabili in chiave futura”,  ha affermato Brian Stevens, CTO e vice president, Worldwide Engineering di Red Hat. “I nostri clienti vogliono soluzioni storage basate su software che gestiscano i loro dati file-based on-premise, nel cloud e nello spazio tra i due ambienti. Con la crescita dei dati non strutturati (quali file di log, macchine virtuali, e-mail, audio, video e documenti), il paradigma degli anni ’90 che prevedeva l’inserimento di tutto questo in un unico e costoso sistema DBMS posizionato su una SAN aziendale interna è diventato inefficiente e poco pratico”.

Fondata nel 2005, l’obiettivo di Gluster era quello di semplificare lo storage utilizzando software open source e commodity hardware. Il cuore di Gluster è GlusterFS, un sistema di storage software-only scale-out che permette alle aziende di unire un vasto numero di risorse di storage e di computing in un unico pool ad alte prestazioni, gestito centralmente e accessibile a livello globale. Unendo l’economia di prodotti commodity con un approccio scale-out, i clienti possono implementare elevate capacità di storage senza rinunciare a costi, prestazioni e gestibilità. Gluster si è messo in luce come leader open source innovativo, a cui si affidano aziende quali Pandora, Box.net e Samsung per gestire in modo efficiente vasti volumi di dati.

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“Siamo estremamente lieti di entrare in Red Hat”, ha affermato AB Periasamy, co-fondatore e CTO di Gluster. “Pensiamo si tratti di una perfetta combinazione di tecnologie, strategie e culture, oltre ad essere un grande sviluppo per i nostri clienti, dipendenti, investitori e community. Gluster è nata con l’obiettivo di essere la Red Hat dello storage. Ora siamo lo storage di Red Hat”.

“Aziende e service provider si sono affannati a gestire i loro data store di dati non strutturati in rapida espansione con sistemi di storage convenzionali”, ha aggiunto Henry Baltazar, senior analyst di The 451 Group. “La tecnologia di storage scale out e l’expertise che Red Hat otterrà dall’acquisizione di Gluster serviranno come potente base per i cloud storage, pubblici e privati del futuro”.

Red Hat ha perfezionato l’accordo per l’acquisizione Gluster, azienda non quotata, per circa 136 milioni di dollari. Come parte della transazione, Red Hat si farà carico il giorno del closing anche di eccedenze di quote di capitale di Gluster non attribuite e rilascerà alcuni incentivi di “retention equity”. Si prevede che la transazione avrà luogo in ottobre, soggetta alle abituali condizioni di closing.

L’acquisizione non avrà alcun impatto sul fatturato di Red Hat di quest’anno fiscale, che dovrebbe invece crescere l’anno prossimo sulla base di un modello di reddito a sottoscrizione. Red Hat riconferma il suo orientamento per il Q3 e per l’anno fiscale 2012, comunicato il 21 settembre 2011 con l’annuncio dei risultati finanziari del trimestre appena concluso, per fatturato, margine operativo non-GAAP, earning per azione non-GAAP e flusso di cassa operativo, prendendo in considerazione i tassi di cambio del 21 settembre 2011. I margini operativi e le stime EPS non-GAAP escludono l’impatto di compensazione basata su azioni e ammortamento di immobilizzazioni relative all’acquisizione. Si stima che le spese di compensazione basata su azioni e di ammortamento aumenteranno rispettivamente di 1 milione e di 2 milioni di dollari per trimestre.

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“Gli analisti di settore stimano che il mercato totale relativo allo storage di dati non strutturati ammonti a circa 4 miliardi di dollari e sia in espansione. Si tratta di una nuova entusiasmante area di potenziale crescita per Red Hat nella quale intendiamo investire in modo sostanziale”,  ha affermato Charlie Peters, EVP e CFO di Red Hat. “Mentre prevediamo che il flusso di cassa operativo continui ad aumentare l’anno prossimo sulla base della crescita del profitto, stimiamo che il margine operativo non-GAAP per l’anno fiscale 2013 possa essere di 150 punti più basso dell’anno fiscale 2012, dati gli ulteriori investimenti necessari per realizzare il potenziale di Gluster. A quel livello, il margine operativo di Red Hat sarà ancora tra i più elevati in rapporto alle altre aziende software in rapida espansione quando i loro profitti erano attorno al milione di dollari”, aggiunge. Red Hat prevede di fornire un’ulteriore previsione per l’anno fiscale 2013 in occasione dell’annuncio dei risultati di Q4.