La prospettiva tablet e smartphone di Intel

2012, un anno decisivo per Intel. Il gigante del silicio, dopo avere chiuso il 2011 con uno dei migliori risultati della sua storia, con ricavi che sono passati da 43 miliardi a 53 miliardi di dollari e un aumento di capitalizzazione in Borsa superiore al 30%, si trova ora nella condizione di potere imprimere una importante svolta che potrebbe aprire nuove prospettive di sviluppo e opportunità. Da una parte la prossima disponibilità di Windows 8, il nuovo sistema operativo Microsoft che dovrebbe vivacizzare il segmento tradizionale desktop e tutta la filiera dei pc portatili, dall’altra la commercializzazione di nuovi processori pensati per essere utilizzati su dispositivi mobile come smartphone e tablet.

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Il futuro di Intel sembra ormai destinato alla creazione di un mercato multipiattaforma, non legato unicamente alla componente Windows. La diversificazione che ha avuto luogo in questi segmenti di non può non lasciare indifferente l’azienda californiana. Il successo delle piattaforme Android deve essere una leva per ampliare le basi commerciali dei propri processori, riscattandosi dalla competizione messa in atto in questi anni da Arm, di fatto il processore di riferimento per le nuove emergenti tecnologie.

Per gli smartphone i processori predisposti da Intel sono i chip Atom, come evidenziato dallo schema riportato in questa slide di Intel.

Il primo smartphone a cuore Intel dovrebbe essere consegnato da Lenovo nel secondo trimestre dell’anno. E questo è un segnale che lascia intendere come gli sforzi di Intel possano coagulare attorno ai nuovi processori produttori che hanno da sempre presidiato il comparto pc e che sono finora rimasti ai margini della sfida. Per quanto il Ceo di Arm riferisca che la tecnologia Intel non sian del tutto paragonabili all’attuale stato dell’arte della tecnologia Arm, è evidente che il progresso di Intel con dispositivi per la fascia mobile di nuova generazione solleva preoccupazione.

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Il know-how e le risorse finanziarie del gigante dei processori lasciano presupporre che esistano forti possibilità che l’azienda possa riuscire, quanto meno nel medio periodo, a spezzare gli attuali equilibri di mercato e aprire nuovi spazi di innovazione all’interno del mercato del pc tradizionale, in quanto non è assolutamente detto che non possano trovare mercato dispostivi con caratteristiche ibride che accentuino una ulteriore differenziazione rispetto ai prodotti esistenti.