CA World 2013: “Go big con l’approccio DevOps”

L’incontro mondiale degli utenti CA Technologies, che ha riunito a metà aprile a Las Vegas oltre cinquemila clienti e partner, non delude le attese, con numerosi annunci di rilievo, oltre al debutto del nuovo numero uno Mike Gregoire, in sella da inizio anno 

 

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Mike Gregoire, CEO di CA TechnologiesLas Vegas – Velocità, agilità e mobilità. Con l’utente finale sempre più al centro di tutto. Questa è l’IT che abbiamo davanti. Questa è la sintesi di CA Technologies (www.ca.com/it), che ha scelto il tema “Go big. IT with impact” per l’evento dedicato a clienti e partner, svoltosi come consueta abitudine a Las Vegas. L’inizio dei lavori del summit è stato scandito dal keynote di Mike Gregoire, che nella carica di CEO della società (dall’inizio dell’anno) ha così fatto il suo debutto ufficiale davanti alla platea delle oltre cinquemila persone convenute da ogni parte del mondo.

 

Catalizzare la trasformazione

«Lo scenario attuale sta cambiando il ruolo del chief information officer, che oggi è diventato un vero e proprio broker di tecnologia. Le scelte IT sono infinite e le decisioni da prendere molteplici: questo ci dà molte opportunità, come azienda tecnologica, per aiutare i CIO a prendere le decisioni giuste». Mike Gregoire non ha nascosto la complessità delle sfide, citando alcune previsioni in base alle quali nel 2020 ci saranno 50 miliardi di device connessi in rete, e che – sempre nel 2020 – i zettabyte prodotti saranno 35 contro i 7,9 del 2015. In questo contesto, il valore non si misura più in base alla quantità di personale dedicato all’IT o ai MIPS del data center. «Oggi, il valore dell’IT – ha spiegato Gregoire – è dato dalla capacità di offrire innovazione, velocità, conoscenza e sicurezza, per consentire alle aziende di acquisire vantaggi competitivi, utilizzando risorse interne ed esterne all’organizzazione». Per i CIO, raccogliere queste sfide significa agire «come catalizzatori e utilizzare modelli e metodi di business moderni, non solo per trasformare l’IT, ma anche per trasformare l’azienda: siamo noi che dobbiamo guidare il cambiamento e non viceversa».

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DevOps in primo piano

Le trasformazioni in atto sono state sintetizzate all’evento di Las Vegas in quattro grandi trend, cui corrispondono altrettante proposte tecnologiche che CA offre a supporto: DevOps, mobility, SaaS (software as a service), analytics e gestione dei big data. Al primo posto c’è quindi l’approccio definito DevOps (development + operations), cioè la virtuosa collaborazione tra sviluppatori di applicazioni software e responsabili delle operazioni IT. In questo ambito, CA ha introdotto la nuova versione 7.0 delle soluzioni Lisa, suite di prodotti dedicata al test, alla validazione e alla distribuzione delle applicazioni. Secondo le stime di CA, l’utilizzo della piattaforma Lisa permette di ridurre il tempo di testing fino al 70 per cento. L’altra mossa significativa nell’ambito DevOps annunciata a Las Vegas è stata l’acquisizione di Nolio, società israeliana di sviluppo software basata negli Usa, che permette a CA di disporre del rilascio continuo delle applicazioni, automatizzando in maniera completa la realizzazione degli ambienti di sviluppo, test e produzione. Secondo CA, queste nuove soluzioni per DevOps consentono un time-to-market più rapido del 30-50%, un livello generale di qualità migliore dell’80-100% e una riduzione dei costi di infrastruttura nell’ordine del 20-30%.

 

Mobility, SaaS e Big Data

Durante il CA World 2013, riguardo alla mobility, è stato annunciato che entro l’estate arriverà CA Mobile Device Management (MDM), soluzione per la gestione dei dispositivi mobili, frutto di un accordo di licenza con SAP e basata sul prodotto Afaria del vendor tedesco. CA MDM supporta il BYOD e fornisce un app store aziendale semplice, intuitivo e in modalità self-service. Inoltre, la soluzione automatizza anche la gestione dell’IT attraverso la visione in tempo reale dello stato e dell’utilizzo dei dispositivi mobili. Sempre in tema di dispositivi mobili, CA ha acquisito Layer 7 Technologies, società specializzata nella sicurezza delle applicazioni, che permetterà di realizzare importanti sinergie con le soluzioni CA come SiteMinder o DataMinder, per gestire funzioni quali l’autenticazione degli utenti mobili, il Single-Sign-On, e l’accessibilità sicura.

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Il terzo trend è il SaaS. Secondo il CEO di CA, «il 35% della spesa applicativa dei prossimi due anni andrà sul SaaS. Ma vi sono ancora molte aziende che pensano che il SaaS equivalga a spostare le applicazioni in un cloud pubblico: non è così, in quanto il SaaS è più un’infrastruttura tecnologica e un cambiamento del modello di business, che permette di offrire innovazione continua, soddisfare le esigenze dei clienti più velocemente e con maggiore precisione e aiutare le aziende a ottenere risultati aziendali in un cloud pubblico, privato o dietro il firewall del cliente». Infine, il quarto “disruptive trend” è quello dei big data, la cui killer application è la  gestione degli analytics, perché i volumi enormi di dati non servono se non si hanno strumenti di data mining e di analisi che consentano di estrarre valore di business dalla conoscenza dei dati. «Ma per noi di CA Technologies le sfide connesse alla gestione dei big data rappresentano un’estensione naturale di ciò che facciamo da tanti anni, e continueremo ad affinare le nostre soluzioni per rendere la gestione e la sicurezza delle informazioni più intelligenti e aumentare il valore di business che offriamo» – ha concluso Mike Gregoire.