IBM PRONTA ALL’ERA DEL CLOUD


Un’offerta completa e disponibile per soddisfare le esigenze di imprese di ogni dimensione

«La crescita del Cloud computing supererà di 5 volte quella dell’IT tradizionale e, nel 2015, per IBM creerà un giro d’affari di circa sette miliardi di dollari», afferma Gianfranco Previtera, vice presidente strategic initiatives per l’Italia di IBM (www.ibm.com/it). Dei numeri interessanti, non c’è che dire. E infatti Big Blue non ha tardato a organizzare un’offerta a 360 gradi per catturare l’interesse delle imprese attente agli sviluppi di questa modalità di fruizione dell’IT.

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L’offerta di IBM si incentra sulla piattaforma SmartCloud e prevede un gran numero di servizi disponibili alle imprese italiane grazie al Cloud pubblico di IBM stessa che è anche in grado di gestire i private Cloud delle aziende. Si tratta di servizi Cloud adattabili alle esigenze del business dei clienti, che vanno dalla fornitura di un ambiente di sviluppo per applicazioni Web all’automazione completa di sistemi complessi come quelli Erp.

La forza di IBM è nella capacità di assistere le aziende nella transizione al Cloud accompagnandole nella realizzazione di Cloud ibride, private e pubbliche.

SmartCloud si suddivide in due livelli di offerta: Enterprise, ed Enterprise+.

SmartCloud Enterprise, è dedicata ad applicazioni più semplici, permette alle imprese di implementare applicazioni Windows o Linux nei data center di IBM con un livello di disponibilità garantito del 99,5%, con pagamento pay-per-use. Tale offerta, secondo IBM, consente un’accelerazione delle attività di sviluppo da giorni a minuti, con una riduzione dei costi del 30% rispetto agli ambienti applicativi tradizionali.

SmartCloud Enterprise+, indirizza invece applicazioni e modelli più complessi, tipicamente core-business. In questo caso gli ambienti supportati sono Windows, Linux e AIX, e il livello di disponibilità è innalzato al 99,9%, con tariffazione mensile. Con Enterprise+ c’è un maggiore focus sui servizi di gestione e sicurezza.

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In sintesi l’offerta SmartCloud comprende servizi Software-as-a-Service (tool di collaborazione, business analytics, Erp, Scm e Crm), Infrastructure-as-a-Service (server, networking, storage) e Platform-as-a Service (tool di sviluppo e di runtime, database, middleware). A questi tre livelli che abilitano la migrazione nella nuvola, IBM ne aggiunge uno ulteriore, il Business Process-as-a-Service, in cui confluiscono processi di gestione aziendali di varia natura. «Questo – secondo Previtera – rappresenta un grande potenziale del Cloud perché può ridefinire nuovi modelli di business per condividere dati all’interno e all’esterno dell’azienda».

IBM sottolinea che con queste soluzioni SmartCloud si può ridurre il tempo di installazione di DB2/Oracle da 1 giorno a 12 minuti, aggiungere un server applicativo supplementare in 10 minuti e accorciare il refresh dei sistemi SAP da 1-4 giorni a 3 minuti.

Previtera ha anche sottolineato che l’integrazione fra ambienti di Cloud privati e pubblici, una delle criticità maggiori e più ricorrenti evidenziate dalle aziende che spostano risorse nella nuvola, è un aspetto che IBM può gestire senza problemi con la propria offerta. Non solo, il manager ha voluto rimarcare come la grande quantità di servizi (di consulenza, analisi e non solo) che IBM è in grado di fornire può supportare le imprese di ogni dimensione nel delicato passaggio al Cloud computing.