R1. Vent’anni di successi

Alla scoperta di una solida realtà nata a Roma che festeggia una tappa importante della propria storia di system integrator, con numerose partnership di altissimo livello e una solida reputazione sul mercato

 

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R1. Vent’anni di successiQuesto 2014 è ricco di anniversari anche per l’IT. Come quello che vede R1 (www.r1spa.it), system integrator di nascita romana e di vocazione italiana, compiere i suoi primi 20 anni di attività. Un traguardo che viene superato di slancio con numeri invidiabili, a cominciare dal fatturato 2013, intorno a quota 60 milioni di euro e in crescita costante, che è sostenuto da più di 300 clienti in tutta Italia e che viene supportato da un organico di oltre 250 persone, distribuite nelle tre sedi di Roma, Milano e Varese. «Quest’anno prevediamo di arrivare a fatturare 70 milioni complessivi, con una crescita ben superiore al 10%, anche perché ci piace l’idea di festeggiare l’anno del nostro ventennale con un andamento più che brillante» – dichiara Giancarlo Stoppaccioli, presidente del consiglio d’amministrazione dell’azienda. È con lui, fondatore della società dopo un passato in alcune aziende tecnologiche, che ripercorriamo le tappe dello sviluppo di R1, che dopo i primi anni dedicati all’attività di “box mover”, si è sempre più rivolta verso le aree a valore del mercato IT, in particolare nell’ambito della system integration.

 

Partnership di rilievo

E i successi non sono mancati, visto che oggi R1 è partner dei più blasonati vendor IT. Solo per nominarne alcuni, si va da Oracle, di cui è Platinum Partner e da cui è stata riconosciuta nel 2012 quale primo partner italiano di Oracle Database, a VMware, di cui è Premier Partner e primo Partner Sud Emea, passando per HP, di cui è Gold Specialist e primo Competence Center per il Centro Sud Italia, e Microsoft, di cui è Gold Certified Partner, oppure per Cisco, di cui è Premier Partner, e EMC, di cui vanta la qualifica di Premier Partner. «Oltre a questi brand conosciutissimi, una caratteristica che ci contraddistingue sul mercato è quella di fare scouting di vendor meno noti per mettere a disposizione di tutti i nostri clienti sempre nuove tecnologie» – sottolinea Stoppaccioli. Per quanto riguarda le aree di attività, «l’ambito core per noi è quello dell’infrastruttura, con ottime competenze nell’ambito storage, networking, disaster recovery e business continuity, oltre a sicurezza fisica e logica» – prosegue Stoppaccioli. «Queste attività sono appannaggio della società R1, mentre nel nostro gruppo vi sono altre due aziende: Eurome, che si occupa di office automation e Gway, attiva nella consulenza e nello sviluppo applicativo». I clienti si collocano in due grandi macro-aree: da una parte, quella composta da finance – con banche, assicurazioni e finanziarie – da manifatturiero e pubblica amministrazione, che “pesa” per un 70% del fatturato della società; e dall’altra parte l’area costituita da settori come gaming, food, farmaceutico e medicale, da cui deriva il restante 30% del fatturato.

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Avvicendamento ai vertici

Il 2014 di R1 è iniziato con una novità rilevante: l’avvicendamento nella posizione di amministratore delegato dal fondatore Giancarlo Stoppaccioli a Giulio Morandini, fino a quel momento responsabile commerciale, carica che peraltro ha mantenuto, mentre Mirella Ciavarro, da sempre responsabile amministrazione della società, ne è divenuta direttore generale. «Questa riorganizzazione rappresenta al meglio quello che è un mio credo e che – a vedere l’andamento dell’azienda in tutti questi anni – ha sempre dato i suoi frutti: quello della job rotation interna. È una preziosa opportunità di migliorare e perfezionarsi per le nostre risorse, che non si vedono limitate e costrette a rivolgersi all’esterno e a cambiare azienda per crescere» – commenta Stoppaccioli. «Ma soprattutto questa filosofia deve riguardare anche i vertici. E nel caso di Giulio Morandini, che ha dieci anni meno di me, costituisce anche un’iniezione di freschezza e di energia in più nel top management, utile in particolare in un periodo di sfide non indifferenti quale quello che stiamo vivendo attualmente» – prosegue il presidente della società, passando idealmente il testimone al nuovo amministratore delegato anche nell’intervista. «In 15 anni trascorsi in azienda, ho potuto svolgere un percorso molto completo, grazie a quella che è una caratteristica fondamentale di R1: la meritocrazia. È un valore che in altri contesti – a volte – è perso di vista, che invece noi teniamo sempre ben presente» – spiega Morandini. «Capacità di delega e assunzione di responsabilità sono due fattori cardine: quando viene assegnata una nomina, spesso ricade su una persona che svolgeva già di fatto quell’incarico e che già lavorava nello spirito di squadra per far crescere tutti. Forse, è anche per questo che abbiamo un elevato livello di fidelizzazione delle nostre risorse: da noi, proprio in ragione del nostro approccio che responsabilizza sempre tutti, o si va via subito o si rimane per sempre. Ma i casi di persone che non rimangono sono molto rari».

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Nuove opportunità

Il nuovo amministratore delegato ha le idee chiare sullo scenario: «Abbiamo davanti numerose opportunità, sia perché – dal lato esterno – a causa della crisi, il mercato si sta ripulendo di tutti quei soggetti che non erano all’altezza e che magari prosperavano per meriti non propri, sia perché – dal lato interno – la nostra capacità di offerta è cresciuta notevolmente in questi ultimi tempi, anche grazie alle attività di Gway, che nonostante sia nata da poco più di due anni, sta facendo registrare un ottimo andamento e rappresenta senz’altro la nostra nuova frontiera». Più in dettaglio, secondo Morandini «vi sono oggi notevoli opportunità nel Nord Italia, dove stiamo crescendo del 70% anno su anno, soprattutto per la presenza di aziende che hanno come punto di riferimento i mercati esteri, e non quello italiano che è tuttora in difficoltà». Non a caso, R1 dispone di una sede anche nell’area di Varese. Nonostante sia vicina a Milano, dove la società ha una sede storica, la presenza nella città prealpina risponde al preciso disegno di avere – spiega Morandini – «un approccio dinamico con il mercato, che ci spinge a dare sempre risposte tempestive ai nostri interlocutori, in questo caso le aziende della zona intorno a Varese che ci hanno chiesto di essere seguite sul territorio con un punto di riferimento stabile».

 

Solidità finanziaria a garanzia per il futuro

Con Mirella Ciavarro, che ha assunto a inizio anno la carica di direttore generale dopo essersi occupata della direzione amministrativa, facciamo il punto su un altro elemento che contraddistingue R1 sul mercato: la reputazione di solidità finanziaria del gruppo, che è riconosciuta dal mercato, dai vendor e dai distributori. «La solidità finanziaria che ci contraddistingue è motivo di orgoglio e di impegno. Sono poche le realtà che in questo momento storico hanno la capacità di perdurare nel tempo. Quelle che ci riescono lo fanno grazie alla capacità di adattabilità alle mutevoli condizioni del mercato di riferimento». Tutto ciò implica quindi impegno e attenzione per individuare le aziende con cui collaborare. «Prendiamo come nostro riferimento solo il mercato solvibile, anche nella stessa pubblica amministrazione» – spiega Mirella Ciavarro. Del resto, avere clienti che rispettano i termini di pagamento «costituisce una garanzia per il nostro futuro, per proteggerlo e costruirlo, e soprattutto per poter essere in grado di assistere i nostri clienti anche negli anni a venire».

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Per concludere questa lunga carrellata su una società così ricca di spunti, rimane una sola curiosità: capire l’origine del nome R1, sicuramente breve e di impatto. La storia è davvero interessante e merita di essere conosciuta, e Giancarlo Stoppaccioli assicura che non mancherà di raccontarla nella grande festa dei vent’anni dell’azienda, che si terrà a Roma a maggio, in una location di assoluto rilievo. Gli invitati sono avvertiti.