PayPal attacca Apple Pay

PayPal attacca Apple Pay

PayPal ha creato una campagna web contro la piattaforma di pagamento online Apple Pay in cui ironizza sul furto delle immagini dei VIP da iCloud 

Con il lancio di iPhone 6 e iPhone 6 Plus Apple ha riservato ai suoi utenti una nuova piattaforma di pagamento online chiamata Apple Pay. La cosa non è ovviamente piaciuta al colosso del settore PayPal, che ha risposto per le rime all’azienda di Cupertino e al suo servizio dedicato alle transazioni in Rete.

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PayPal vs Apple Pay: “I soldi più sicuri dei selfie”

PayPal ha pubblicato sui propri profili social e sul New York Times una campagna in cui sottolinea come i suoi servizi siano molto più sicuri rispetto ad Apple Pay. Prendendo spunto dal furto di immagini da iCloud che ha danneggiato l’immagine di molte star di Hollywood, il colosso dei pagamenti online ha lanciato ai suoi clienti il seguente messaggio: “Vogliamo che i nostri soldi siano più sicuri dei nostri selfie”.

Apple, che pare intenzionata a trasformare Apple Watch in una vera e propria console da polso, ha subito risposto che Apple Pay garantisce la sicurezza delle transazioni e che i dati non vengono immagazzinati su iCloud ma in una apposita piattaforma. La Mela inoltre ha sottolineato che i dati dei pagamenti non vengono conservati, al contrario di quello che fanno altre aziende. “Noi – ha detto il CEO Tim Cook in una intervista televisiva – non abbiamo un business basato sule informazioni personali dei nostri clienti. Non siete voi il nostro prodotto, ma questi device, questo orologio, i Mac ecc.”

Questo non è l’unico caso in cui un competitor di Apple ha attaccato il nuovo iPhone 6, che comunque ha superato la soglia delle 4 milioni di unità pre-ordinate in sole 24 ore. Sony, Samsung e HTC hanno tutte realizzato campagne web in cui ironizzano sulle caratteristiche del device per dimostrare la superiorità dei propri prodotti.

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