Apple estende a due settimane il diritto di recesso per iTunes

Apple: 2 settimane per chiedere rimborsi su iTunes

Apple ha esteso a due settimane il periodo di recesso per chiedere il rimborso dei contenuti digitali scaricati su iTunes come chiede l’Ue

Alla fine Apple ha ceduto e si è adeguata alle normativa europea in merito al periodo di recesso per i contenuti digitali su iTunes, che a quanto pare non ha commesso illeciti per quanto riguarda la gestione della musica su iPod. La Mela, che sta progettando una penna SMART, ha esteso a due settimane il tempo disponibile per chiedere il rimborso in merito a contenuti digitali come app, musica e e-book. In tutto il mondo per poter effettuare l’operazione è necessario contattare il team di assistenza di Cupertino che deciderà poi se approvarla o meno mentre in Europa le cose funzioneranno in modo leggermente diverso.

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Apple: 2 settimane per i rimborsi su iTunes

L’utente potrà annullare il proprio ordine su iTunes attraverso la funzione “Segnala un problema” entro 14 giorni dalla sua recezione e senza dare alcuna motivazione. Il rimborso non è disponibile per i contenuti iTunes Match e per i Regali e Abbuoni dell’e-store di Apple in caso siano stati acquistati da terze parti o già utilizzati. “In alternativa,  – si legge nella nota informativa – può utilizzare il modulo base di recesso riportato qui sotto o inviare qualsiasi altra esplicita dichiarazione di recesso. Se decide di usare il link “Segnala un problema”, potremo confermarle la ricezione della richiesta di recesso senza ulteriori ritardi”.

L’estensione del periodo di recesso è certamente una bella notizia per gli utenti ma molto meno per le aziende del web. Nell’arco di due settimane i disonesti potrebbero avere tutto il tempo di sfruttare i contenuti, farne una copia e chiedere il rimborso mentendo sulle reali motivazioni della richiesta, ovvero quello di ottenere musica, libri e app gratuitamente. Proprio per questo motivo Google, che è già in cattivi rapporti con l’Ue in merito alle ricerche online, ha deciso di non adeguarsi alla normativa europea. L’azienda di Mountain View infatti opta per un periodo di recesso di appena due ore.

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