Il Belgio interroga Facebook sulle policy della privacy

Facebook accusata in Belgio di non rispettare la privacy

In Belgio, Facebook è accusato di utilizzare impropriamente i dati degli utenti e di non rispettare le regole europee sulla protezione dei dati

La commissione belga per la privacy ha attaccato Facebook in merito alle nuove policy riguardanti la gestione dei dati degli utenti. Il parere delle autorità è che il social network, il cui collegamento è sparito dalla posta di Outlook, non rispetta le normative europee in materia e non informa correttamente i suoi iscritti su come vengono immagazzinati e utilizzati i loro dati. A sostegno di questa tesi è stato realizzato uno studio da parte delle università di Leuven e Bruxelles.

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Facebook e i problemi con la privacy

Il 30 gennaio Facebook ha introdotto nuove policy sulla privacy che permettono alla piattaforma di tracciare le attività degli utenti e di usarne le foto, già messe in pericolo da un bug, a scopi commerciali. Secondo il rapporto dei due atenei belgi, per gli iscritti è difficile fare ricorso all’opt-out per disattivare questo tipo di attività e il social network non li informerebbe in modo esaustivo sull’utilizzo dei loro dati per fini pubblicitari. In passato anche il CEO di Apple Tim Cook aveva accusato il servizio di Menlo Park di lucrare sulla privacy degli utenti.

Facebook si difende

Facebook, che permette di lasciare in eredità il proprio profilo dopo la morte, si è difeso affermando che le policy sulla privacy sono state supervisionate dal commissario irlandese per la protezione dei dati e ha sottolineato la piena conformità alle normative Ue. “Abbiamo recentemente aggiornato le nostre condizioni d’uso e policy per renderle più chiare e concise, per rispecchiare le nuove funzioni di prodotto e per evidenziare come stiamo ampliando il controllo che le persone hanno sull’advertising.  – ha spiegato un portavoce di Menlo Park – Siamo sicuri che gli aggiornamenti siano conformi con le leggi applicabili”.

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