Facebook, donna salvata dal suicidio dagli amici del gruppo

Facebook salva una donna dal suicidio

Gli amici virtuali possono rivelarsi così preziosi da salvare la vita: a Monza una donna che aveva comunicato su un gruppo di Facebook la sua intenzione di suicidarsi è stata salvata grazie alla solidarietà dei suoi concittadini

“Basta, ho deciso di farla finita“ – aveva annunciato il 25 aprile la donna, pubblicando il suo grido di aiuto sul gruppo Facebook dedicato alla sua città (“Sei di Monza se…”).

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Amici virtuali ma “reali”

Una richiesta disperata che è stata subito accolta da una catena di solidarietà dei suoi concittadini, che hanno provato in tutti i modi ad aiutarla. Ora Marisa, questo il nome della signora, è grata ai suoi amici “virtuali”, che nel momento del bisogno sono stati presenti e solidali e li ha ringraziati pubblicamente: “Ero disperata, ma ho capito che ho tanti amici reali”.
Una volta allertata, la community è partita alla ricerca dell’indirizzo della donna, continuando a sostenerla con centinaia di appelli a non compiere gesti sconsiderati. In pochi minuti gli utenti del gruppo di Monza hanno trovato l’abitazione della signora in pericolo di vita e hanno avvisato i pompieri, che sono riusciti a trarla in salvo. Ma l’attestato di solidarietà non si è esaurito con il salvataggio della donna: da lì è partita la corsa per la ricerca di un posto di lavoro e l’organizzazione di collette di beneficenza.
Questo non è il primo caso in cui grazie a Facebook, che di recente ha potenziato le segnalazioni anti-suicidio, viene salvata la vita di una persona: nel 2013 una sedicenne bresciana che aveva annunciato sul social network di volersi suicidare, era stata salvata dalle sue amiche.

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I ringraziamenti

La signora Marisa appena tornata a casa ha pubblicato un nuovo post, pieno di gratitudine:

«Grazie mille a tutti voi! Quando ho scritto quel post, ero disperata. Ma mi sono accorta che mi siete stati tanto vicini e che ho tanti amici reali. Sono tornata a casa mezz’ora fa, prelevata al pronto soccorso da Francesca Bianco e dal Signor Alberto Arosio. Tutto a posto, per fortuna! Sono stata indirizzata alla struttura che può aiutarmi sia psicologicamente, che economicamente. Charlie (il suo cane, ndr) è stato affidato da Francesca in ottime mani e lo riporterò con me martedì. Buona notte a tutti. Marisa».